Francesca Della Valle, compagna Lando Buzzanca/ “E’ ricoverato e mi tengono lontana!”

Da qualche tempo Lando Buzzanca, il noto attore 85enne, è ricoverato presso l’ospedale Santo Spirito di Roma per via di uh incidente casalingo di cui è rimasto vittima. Nonostante questo però, la sua attuale compagna, Francesca Della Valle, non può vederlo. Una situazione incredibile, quella narrata dalla donna tra le pagine del settimanale Oggi e di cui si parlerà nell’odierna puntata di Domenica Live durante la quale interverrà il figlio di Lando Buzzanca. Francesca Della Valle è legata al noto attore dal 2016, dopo che lui è rimasto vedono sei anni prima. Ma perché la donna non può andare a trovare il compagno? “Io amo Lando e voglio salvargli la vita. Tenermi lontana da lui è violare il suo benessere psicofisico, che è fondamentale per la salute”, si è sfogata tra le pagine del settimanale, ripreso anche dal Fatto Quotidiano online.

Della Valle ha spiegato di avere la sensazione di vivere dentro ad un incubo: “la notte non dormo pensando a quanto possa sentirsi solo”, ha aggiunto, all’idea del suo compagno in ospedale senza la possibilità di potergli andare anche solo a far visita.

FRANCESCA DELLA VALLE, COMPAGNA LANDO BUZZANCA: LO SFOGO

Stando a quanto spiegato da Francesca Della Valle, compagna di Lando Buzzanca, su richiesta dell’amministratore di sostegno della famiglia dell’attore, non essendo legalmente la moglie non solo non può vederlo ma non può neppure avere notizie sul suo attuale stato di salute. Una situazione alquanto difficile per la donna che ha commentato avvilita: “Non parlo solo per me, ma anche per tutte quelle donne che, pur non essendo mogli, sono le compagne di una vita. Noi siamo una coppia riconosciuta da anni, abbiamo vissuto il nostro amore pubblicamente. Lando ha dichiarato in tv che mi voleva sposare”. La compagna dell’attore ha svelato di essere perfino arrivata al punto di scrivere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella chiedendogli personalmente aiuto: “Perché Lando Buzzanca è un pezzo di storia del cinema italiano, patrimonio della nostra cultura. E come tale va tutelato”, ha aggiunto.