RIPARTE “BELVE”, MATTEO SALVINI PRIMO OSPITE: LA SORPRESA DI FRANCESCA FAGNANI, “È MOLTO SIMPATICO”

Riparte questa sera su Rai 2 il programma di culto “Belve” con al timone sempre Francesca Fagnani: primi ospiti, il vicepremier Matteo Salvini e l’ex Premier Dame Carla Bruni. In una stagione che si prospetta molto scoppiettante con l’intervista, tra le altre, di Fedez (dopo il “caso” dello scorso anno ndr), la giornalista e compagna di Enrico Mentana si è raccontata al “Messaggero” svelando alcuni retroscena del programma tra i più seguiti della tv odierna.



Parte subito con la “sorpresa” del dialogo con il leader della Lega, di cui Fagnani parla benissimo: «mi ha sorpreso, umanamente è molto meglio di quello che sembra. È stato simpatico e mai arrogante». Non solo, il vicepremier e Ministro non ha chiesto né posto condizioni, «Non ha chiesto di leggere prima le domande né di fare tagli. È stato impeccabile». Come racconta ancora Fagnani, Salvini assieme a La Russa, Renzi e Raggi sono tra i pochissimi politici che hanno accettato l’invito a Belve senza porre condizioni: «Ho invitato anche Conte e Schlein, senza riuscirci». In merito alla precedente intervista del 2018 a Giorgia Meloni, Fagnani rivela che in quel caso fu molto generosa nelle risposte: al momento è troppo piena di impegni per una nuova intervista, ma di certo – annuncia la giornalista – una domanda sull’ex Andrea Giambruno gliela farebbe.



DAGLI OSPITI ALLA FEDE: FRANCESCA FAGNANI SI RACCONTA

Spaziando tra personale e lavoro, Francesca Fagnani fa un “punto” sulle ospitate avute fin qui nelle tante stagioni di “Belve”: «gli ospiti che funzionano di più sono quelli che hanno una vita piena, i simpatici e gli antipatici. Alessandro Di Battista mi ha detto che dopo Belve ha ricevuto questo messaggio: “Lo sai che mi stai meno sulle pa…?». Chi invece è risultato abbastanza noioso, rivela la giornalista, è Raoul Bova: «non è gentile dirlo ma se uno non vuole parlare diventa noioso».

Nell’intervista al “Messaggero”, Fagnani svela il suo difetto più grande – prepotenza mista all’arroganza – ma trova il tempo per rilevare qualcosa di sé che non era mai uscito, come il suo rapporto con la fede: «credo in Dio, ho la necessità di farlo. L’idea di non rivedere, un giorno, mia madre per me è insostenibile. Penso spesso a lei». Chiosa finale in merito all’attrazione smodata per il mondo criminale, cui la giornalista “liquida” così: «cosa mi attrae? A un magistrato che anni fa me lo chiese dissi che evidentemente ho un io antisociale molto forte rovinato da un’educazione borghese che mi ha tarpato le ali…».