Nella lunga intervista a Vieni da me, Francesca Fialdini ha anche parlato del suo fidanzato: «La stazione è il nostro luogo simbolo: ci dobbiamo incrociare sempre un po’ in giro per l’Italia». Parole sibilline: «Va bene per fare dei figli? Chi può dirlo… Lui non vive a Roma. Ultimamente faccio Torino, Roma, Massa e un’altra città… Ma sono stata a Copenaghen per il mio compleanno, ero con il mio fidanzato». Dopo una battuta sul Festival di Sanremo – «Non mi ha chiamato Amadeus, è più facile che esistano gli alieni (ride, ndr)» – la conduttrice tv si è soffermata sul suo rapporto con la fede: «Mi hanno proposto di partecipare a un capodanno ad Assisi, dopo tante insistenze ho detto di sì. Alla fine di quei tre giorni, è successo qualcosa di straordinario: dietro la basilica c’è una bellissima terrazza, ho guardato il panorama e ad un certo punto è come se mi arrivassero tutte le risposte alle domande che mi stavo ponendo in quel momento. Mi sono sentita profondamente amata, guardata, ho iniziato a credere in Dio fortemente». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



FRANCESCA FIALDINI SULLA MORTE DI MANUEL FRATTINI

Francesca Fialdini oggi ospite a Vieni da me: la conduttrice di Da noi a ruota libera si è raccontata tra carriera e vita privata. L’esordio è sul rapporto con Tiberio Timperi, con cui ha condiviso la conduzione de La vita in diretta tra amore e odio: «E’ un cinema Tiberio: ogni giornata è diversa, è totalmente imprevedibile. E’ un po’ come giocare a ping pong, ma allo stesso tempo è una persona vera: è franco, è un grande pregio. Ma siamo amici». Poi un ricordo di Manuel Frattini, la cui ultima apparizione tv è nel suo programma: «Uno choc per tutti, con un programma registrato non puoi neanche intervenire. Era un’assenza non dire niente, ma ci ha lasciato lui l’immagine più bella: l’amore con la sua arte. In questo caso il lieto fine lo ha regalato a una ragazza che sognava di diventare una grande ballerina. Grazie per tutti i sogni che ci hai regalato, ci mancherai tantissimo».



FRANCESCA FIALDINI A VIENI DA ME

Francesca Fialdini ha poi parlato della sua infanzia: «Sono sempre stata un maschiaccio. A volte ho menato, ero ingestibile: vestivo come un maschietto e mi comportavo come un maschietto. Avevo questo caratterino un po’ ribelle, non mi piacevano le regole: non mi piacevano le gonnelline e cose così». Una battuta sulla sua fede calcistica, la Juventus: «A casa siamo tutti juventini, guardavamo tutti insieme le partite: al momento del gol si apriva la finestra e si esultava. Non si tifa Fiorentina? La Toscana è divisa: ci sono tanti fiorentini e tanti juventini, forza Juve. Ora che lavoro a Torino non sono ancora andata allo stadio, ma ci sarà modo».

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