Francesca Fialdini, conduttrice di “Da noi… a ruota libera”, su Rai Uno, ha aperto il proprio cuore e si è raccontata ai microfoni di “Today”. La nuova stagione del suo programma vedrà nuovi ospiti alternarsi nel suo studio e tra quelli che lei vorrebbe figura anche Mario Draghi, presidente del Consiglio uscente. In questi anni, però, la presentatrice è stata spiazzata da alcuni volti noti che ha accolto nel suo salotto: “Mi stupirono Claudio Baglioni quando scelse di venire da noi e si mise a cantare a cappella una canzone della sua infanzia, Nek che ha accettato di sostituirmi quando non stavo bene, Giovanni Floris che si è rivelato simpaticissimo e Fabio Fazio che ha risposto subito di sì all’invito. Tra le donne Selvaggia Lucarelli, perché c’era la donna oltre che la professionista davanti a me, che stava raccontando un momento della sua vita in cui si è sentita fragile, non nascondendo gli errori di quel periodo”.
Nel prosieguo della chiacchierata, Francesca Fialdini ha detto che talvolta prova ad andare a sua volta “a ruota libera”, operando scelte sempre più libere da convenzioni, pregiudizi e aspettative altrui: “La prima scommessa che ho fatto è stata proprio scegliere questo mestiere, inseguendo una strada che non avrei mai potuto indovinare come si sarebbe aperta, sentivo solo che dovevo sceglierla. Mia madre mi voleva biologa. Poi ho imparato a riconoscere chi muove critiche sprezzanti per partito preso, chi inventa cose false per delegittimare, chi lo fa per ferirti. C’è persino chi si fa pagare come hater per scrivere male di qualcuno. L’unico giudizio che temo veramente è il mio, perché so che può condizionarmi tantissimo quando non credo abbastanza in me stessa”.
FRANCESCA FIALDINI: “DA ADOLESCENTE ERO PIENA DI INSICUREZZE”
Sempre sulle colonne di “Today”, Francesca Fialdini ha confessato di ritenere che in Italia, su certi temi, si sia giunti a un punto di rottura: “Da un lato dobbiamo difendere ciò che è stato conquistato e insistere sul percorso che si è aperto senza aspettare che siano i partiti o la politica a farlo per noi. Tuttavia, quando si tocca la sfera della genitorialità, le spaccature interne al dibattito sono tante: mi riferisco alle adozioni alle coppie gay come ai single e ad alcune scelte che toccano la sfera del gender gap che sono diventate urgenti e non più procrastinabili”.
C’è poi la piaga dei disturbi alimentari, che quest’estate ha registrato la morte di Giada, una delle protagoniste di “Fame d’amore”: “Ho pianto, ho pianto molto – ha asserito Francesca Fialdini –. Che sconfitta, che dispiacere perdere Giada. Come posso dire, è una spina nel fianco la sua morte. Ma per lei e per tutte le Giada che non ce la fanno, dobbiamo insistere per dare voce e ascolto a loro, alle famiglie, e combattere lo stigma che c’è intorno a questa tematica. L’amore? Senza non potrei fare nulla, ma è vero solo quello che dona senza chiedere nulla in cambio“. Infine, le fragilità: ad “Avvenire” Fialdini ha confidato di averle vissute sulla propria pelle. Durante l’adolescenza “ero piena di insicurezze. Però avevo insistito a fare il liceo classico contro il parere di tutti. I primi tre anni sono stati difficilissimi. Studiavo, ma non capivo e in più il mio corpo stava cambiando velocemente, non mi ci trovavo bene. Finché ho avuto una professoressa di greco che ha detto a mia madre: ‘Nella vita sua figlia riuscirà a fare tutto quello che vuole’. Da quel momento ho collezionato solo bei voti”.