A I Fatti Vostri il caso drammatico di Unabomber, autore di ordigni artigianali che hanno causato moltissime vittime in tutto il nord est fra il 1994 e il 2006. In studio vi era Francesca Girardi, una vittima proprio del dinamitardo: “Avevo 9 anni, il mio attentato è successo nel 2003. Sono l’unica che crede di averlo visto in faccia, mi ricordo quest’uomo presente da tempo prima di aprire l’evidenziatore, c’era quest’uomo che ci guardava e ci sorrideva, sembrava in attesa che succedesse qualcosa. Non posso essere certa ma anche mia madre e altri testimoni hanno notato questa figura che girava attorno. Me lo ricordo come un uomo alto, anche se per una bimba sono tutti alti, poi aveva pochi capelli brizzolati e una camicia molto colorata. Aveva anche degli occhiali con le lenti graduate e mi ricordo gli occhi che ci fissavano”.



Francesca Girardi quando ha visto un evidenziatore giallo l’ha preso in mano e poi è esploso: “Volevo scrivere ciao nel cemento, poi l’ho aperto è esploso”. E ancora: “Ho questo presentimento che fosse lui Unabomber”, dice ribadendo i suoi sospetti. “Sono rimasta cosciente – ricorda la vittima dopo l’esplosione – mi ricordo tutto. Era il 25 aprile per il picnic, l’esplosione è durata un secondo. Ho visto tutto nero, poi sono stata accecata dall’esplosione, ho riacquisito la vista e ho capito che era successo qualcosa che non doveva succedere. Ho notato che la mia mano non c’era più e ho notato che man mano che camminavo verso mia mamma i sasseti diventavano rossi per via del sangue.



FRANCESCA GIRARDI, VITTIMA UNABOMBER: “MI RICORDA IL PILOTA D’ELICOTTERO…”

“Mi ricordo l’ambulanza – ha continuato la vittima di Unabomber – l’elicottero e mi ricorderò per sempre il pilota che mi diceva che il velivolo si chiamava Titty: un pezzo di sole in questa storia. Ho perso gran parte della mano destra e la vista dall’occhio destro”. Dopo essersi ripresa Francesca Girardi fece la descrizione di quell’uomo: “Ma non presero la mia descrizione come una testimonianza certa, e anche io non volevo mettere nei guai nessuno, magari era solo un uomo come noi che voleva godersi la giornata”.



Le indagini si sono recentemente riaperte su Unabomber: “E’ una soddisfazione, spero che si possa mettere un punto a questa storia, per me sarebbe fondamentale riuscire ad identificare quest’uomo per trovare un po’ di pace e giustizia”. In conclusione un appello: “Se c’era qualcuno in riva al Piave il 25 aprile del 2003 e magari ha fatto delle foto, andate a rivederle perchè magari ci sono dei dettagli che ci siamo persi e che potrebbero permettere di risalire ad Unabomber“.