Francesca Meneghin, chi è? Iniziò a lavorare come operaia a 11 anni…
Le battaglie sociali e politiche condivise con Tina Anselmi, la Resistenza ma non solo. Sono tante le vite vissute da Francesca Meneghin, icona di impegno sociale a tutto tondo. Nata nel 1927 a Vittorio Veneto, è stata operaia, partigiana, fondatrice della Cisl di Treviso e politica. Una figura importante, sempre in prima linea per le battaglie sociali e per i diritti di lavoratrici e lavoratori, di donne e uomini.
Francesca Meneghin ha iniziato a lavorare all’età di 11 anni come operaia alla Bacologica Sbrojavacca, per poi passare a una fabbrica di campanelli per biciclette e al Lanificio Cini. Come riportato dai colleghi di Treviso Today, durante l’era fascista è scesa in campo portando i messaggi della Resistenza vittoriese per le case. È alla Liberazione che conosce Tina Anselmi, con cui rimane in amicizia e condivide importanti battaglie politiche e sociali.
Chi è Francesca Meneghin: dalla Cgil alla Cisl
Nel 1947 Francesca Meneghin fa parte della Corrente Sindacale Cristiana della Cgil, mentre tre anni più tardi dà vita alla Cisl di Treviso. Nel 1957 diventa la prima donna della Cisl ad assumere l’incarico di responsabile territoriale a Vittorio Veneto. Poi, alla fine degli anni Sessanta, il passaggio al patronato INAS.
Non va dimenticato il suo impegno politico con la Democrazia Cristiana, con la quale ha ricoperto diverse cariche consiliari nella sua città. “Francesca Meneghin ha combattuto la dittatura – quella vera, non quella che qualche facinoroso definisce come ‘dittatura sanitaria’- partecipando attivamente alla Resistenza del Vittoriese come portavoce, è stata amica intima di Tina Anselmi e fondatrice delle Acli, della Libera Cgil e poi della Cisl a Treviso, assieme a due colonne della storia della nostra Unione sindacale: Lorenzo Cadamuro e Antonio Marta. È un esempio per tutta la Cisl, dalla sua biografia emerge la necessità che si mettano sempre in rapporto le nostre riflessioni e le proposte con le persone che vivono in presa diretta la loro condizione umana e di lavoratori, e i cambiamenti che attraversano e stravolgono l’economia. È questa l’essenza della rappresentanza, il futuro a cui dobbiamo guardare”, l’omaggio del segretario generale della Cisl Belluno Massimiliano Paglini.