La battaglia contro la cistite interstiziale l’ha logorata negli ultimi 5 anni, periodo davvero complicato per Francesca Neri ed il marito Claudio Amendola. Una lotta che l’ha fatta soffrire, cadere, fatto pensare anche al suicidio e rialzarsi grazie all’aiuto del marito attore che non l’ha mai lasciata sola. In occasione di una lunga intervista rilasciata al settimanale Oggi, l’attrice e produttrice cinematografica ha raccontato la sofferenza della malattia e svelato una delle più grandi paure che l’ha attanagliata in questo periodo buio della sua vita.
“Mio figlio Rocco non c’è stato, si è protetto e io ho veramente avuto paura di perderlo. Il terrore grande è stato che gli rimanesse impressa questa immagine della mamma dolente, immobile, depressa”. Il figlio della coppia, infatti, si è allontanato sempre più dalla madre nell’ultimo periodo, forse colpito dal troppo dolore ce stava segnando il corpo della donna. Ma Amendola ha giocato un ruolo chiave: ” C’è sempre stato. Claudio mi ha salvato. E anche il mio amico fraterno Stefano, che ora non c’è più”.
Francesca Neri e la mano tesa di Claudio Amendola
Francesca Neri, 57 anni, da cinque anni combatte contro la cistite interstiziale, infiammazione che colpisce in maniera cronica la vescica provocando dolore sovrapubico e frequente urgenza nella minzione. La donna, allo stremo delle forze, aveva anche svelato di aver pensato al suicidio, ma la sua ancora di salvezza è stato proprio Amendola, che da undici anni non la lascia mai sola. “Tante volte ho detto a mio marito: “Su, prendi nostro figlio e vai”. Perché davvero in quei momenti vuoi restare sola, sapendo che nessuno ti può aiutare”.
“Quando vedevo in lui la difficoltà, l’inadeguatezza, l’impotenza, soffrivo ancora di più e allora pensavo che, allontanandolo, avrei evitato almeno il suo dolore. Ma Claudio è sempre rimasto. Con tanti momenti di crisi, giornate durissime, litigi” ha spiegato ad Oggi Francesca Neri. Lo stesso Amendola in passato aveva raccontato: “Non ha una malattia chiara, ma ha una difficoltà nel vivere le sue giornate. Ha un dolore fisico enorme. Anche nella malattia, cerca la forza per stare bene. Ne ha parlato nel suo libro che presenterà presto. L’ho letto e ho pianto tanto. Ha grande intelligenza e coraggio. Il racconto che fa dei suoi ultimi anni di vita è coraggioso”.