Negli ultimi tempi Francesca Pascale parla spesso di diritti, della battaglia per sostenere le istanze del mondo Lgbt+ e della necessità di contrastare il sovranismo, con attacchi per niente velati nei confronti di Matteo Salvini. Ma nelle interviste non manca la dimensione personale e privata, che riguarda la sua relazione con Silvio Berlusconi. Ad esempio, si torna su un’affermazione di qualche settimana fa, quando ha dichiarato di non essere né etero né gay, e quindi di non escludere di poter amare una donna in futuro. «Il clamore e la curiosità che suscita questa mia dichiarazione sono il sintomo che c’è ancora tanto da fare… Non amo le definizioni, né le categorie. Oggi amo Silvio ma se domani mi innamorassi di una donna, che male ci sarebbe?», ha dichiarato all’HuffPost. Per Francesca Pascale la vita non è uno schema da seguire, ma un ventaglio di possibilità. «L’unico confine che vedo non è tra eterosessuali e gay ma tra libertà e repressione, tra dignità e pregiudizio, tra cultura e ignoranza».

FRANCESCA PASCALE CONTRO SALVINI: “CRESCIUTA CON VALORI DIVERSI”

Quando però parla di Silvio Berlusconi in chiave politica lo definisce il presidente, il suo presidente. «È stato il primo vero interprete dei desideri del popolo, sin dalla discesa in campo, ma lui ha saputo trasformare la paura in speranza, in voglia di cambiare». E proprio parlando del leader di Forza Italia trova l’occasione per attaccare quello della Lega, l’alleato Matteo Salvini. «Silvio Berlusconi non ha mai utilizzato un linguaggio razzista e, soprattutto non ha mai lasciato le persone in mare; ha davvero contrastato l’immigrazione clandestina, facendo accordi direttamente con l’Africa». Se l’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni è un «galantuomo», Matteo Salvini rappresenta «un centrodestra snaturato». E se si parla di religione attacca a testa bassa nell’intervista all’HuffPost: «Io da cristiana sono cresciuta con valori diversi rispetto a chi si rivolge al prossimo con: zingaro, puttana, sporco negro, terrone, frocio. Queste le sembrano parole cristiane? Il cristianesimo è l’opposto. Gesù era straniero in patria, ebreo, perdonava, accoglieva, moltiplicava la ricchezza per distribuirla senza chiedere nulla in cambio».


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