Francesca Sanna Sulis, imprenditrice tessile che ha avuto un immenso successo nel Settecento, è stata tra le protagoniste della prima sfilata di moda di cui si abbia traccia nella storia. Nel 1748 infatti il conte milanese Giorgio Giulini rimase folgorato dalle sue creazioni e decise di organizzare un evento per metterle in mostra presso il Circolo dei nobili di Milano, a due passi dal Castello Sforzesco. Prima di allora i vestiti erano sempre stati immobili nei manichini, mentre questa volta svolazzavano addosso a delle vere e proprie modelle.



«Donna Francesca insieme al Conte Giulini creò la prima boutique a Milano e dovette affittare sei navi per trasportare tutta la seta che le veniva ordinata», così racconta Lucio Spiga nella monografia Francesca Sanna Sulis (Workesign edizioni). (aggiornamento di Chiara Ferrara)

FRANCESCA SANNA SULIS, CHI È? PIONIERA NELLO SMART WORKING

Francesca Sanna Sulis, nonostante siano trascorsi oltre due secoli dalla sua scomparsa, incarna ancora oggi uno dei maggiori esempi di capacità e lucidità in chiave imprenditoriale, ma anche e soprattutto di lungimiranza, visto e considerato che sotto molti aspetti riuscì ad anticipare i tempi e a consegnarci addirittura una delle modalità lavorative che oggi conosciamo meglio, vale a dire lo smart working. Infatti, la “regina della seta” (questo era il suo soprannome) fornì alle sue dipendenti un telaio che può essere posizionato in casa, consentendo loro di lavorare anche senza recarsi in fabbrica.



Un vero e proprio modo di garantire il proprio operato da remoto e che la società di oggi ha riscoperto durante il lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19. Francesca Sanna Sulis, inoltre, ha aperto la strada all’eliminazione del lavoro minorile e ha anche introdotto l’asilo nido aziendale, nel quale i figli delle lavoratrici venivano affidati alle cure delle suore, con lo scopo di fornire loro le basi di un’educazione di alto livello. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

FRANCESCA SANNA SULIS, CHI È? IMPRENDITRICE TESSILE NELLA SARDEGNA DEI SAVOIA

Francesca Sanna Sulis è la protagonista del doodle di Google di oggi, sabato 11 giugno 2022. Il suo soprannome era quello di “regina della seta” e basta poco per capire perché. La donna, che visse a metà del Settecento ed era originaria di una famiglia di ricchi proprietari terrieri, riuscì nell’impresa quasi moderna di trasformare i suoi possedimenti nel Sarrabus (una zona agricola nella remota periferia del Regno di Sardegna, in quel periodo malgovernato dai Savoia) e nel Campidano di Cagliari in un vero e proprio impero della moda.



Una imprenditrice tessile di grande successo, insomma. Non ha nulla da invidiare alle donne in carriera di questo millennio. Nel giro di pochi anni seppe far diventare l’attività a conduzione familiare una manifattura tessile che arrivò a contare 750 dipendenti. I suoi abiti sartoriali non rimasero soltanto confinati nel Regno di Sardegna, anzi vennero acquistati e rivenduti dai migliori atelier di tutto il mondo. Molte signore dell’alta nobiltà li utilizzarono. (aggiornamento di Chiara Ferrara)

FRANCESCA SANNA SULIS, CHI È? UN CURIOSO ANEDDOTO

Di Francesca Sanna Sulis, protagonista dell’odierno doodle di Google, molto vi abbiamo raccontato e molto ancora vi è da approfondire. Un aneddoto curioso riguarda il periodo immediatamente successivo al 14 luglio 1789 (presa della Bastiglia, momento iconico della Rivoluzione francese), quando la borghesia cagliaritana si ritrovò a discutere nei salotti di casa Sanna Sulis di emancipazione dalla monarchia piemontese e di un sistema di riforme contro lo sfruttamento della popolazione sarda.

Fu così che, quando nel 1793 i volontari cagliaritani s’improvvisarono militari, le loro divise furono firmate proprio da Francesca Sanna Sulis. Essi i opposero a un’armata transalpina che voleva occupare l’isola, ma la resistenza antifrancese causò la reazione del governo piemontese, che impose restrizioni e dure tasse. Nacque così un moto rivoluzionario, culminato con l’assalto al palazzo del viceré a Cagliari. La repressione del Piemonte fu durissima e sanguinosa: numerosi i morti e gli arresti. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

FRANCESCA SANNA SULIS, CHI È? LA LEGGE SULLA COLTIVAZIONE DI GELSO LE SVOLTÒ LA VITA

Fu una legge introdotta nel ‘700 a permettere a Francesca Sanna Sulis di poter realizzare il sogno di diventare imprenditrice tessile. Nel dettaglio, come si legge sui vari libri dedicati a questa straordinaria donna oggi celebrata da Google, una legge agraria che agevolava le persone a coltivare il gelso. Grazie al nuovo ordinamento introdotto nella legislatura italiana, Francesca Sanna Sulis espanse il proprio lavoro e quello dei 750 sardi che lavoravano per lei, divenendo una delle donne più importanti del Settecento, non soltanto della Sardegna ma dell’intera penisola italiana.

Francesca Sanna Sulis potè così iniziare a coltivare a Quartucciu delle enormi piantagioni di gelso, la pianta necessaria per i bachi da seta, divenendo una delle imprenditrici tessili più importanti e rinomate dell’epoca in Europa. La sua seta era apprezzatissima e nel giro di breve tempo, come potete leggere anche nei focus qui sotto, il suo prodotto varcò non soltanto i confini regionali, ma anche quelli italiani, vestendo alcune delle nobildonne più famose dell’epoca: tutte volevano la sua seta e i suoi abiti, compreso un famoso copricapo che proprio Francesca Sanna Sulis ideò. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FRANCESCA SANNA SULIS, CHI È? I SUOI ABITI A MILANO PER LA PRIMA SFILATA DELLA STORIA

Sono tanti e alcuni dei quali davvero straordinari, gli aneddoti legati alla vita di Francesca Sanna Sulis, leggendaria donna italiana celebrata oggi da Google con un Doodle. Molti sono citati da Lucio Spiga, colui che ha destinato anni a ricostruire la vita dell’imprenditrice sardi, e fra i tanti ve ne è uno riguardante il conte comasco Giorgio Giulini. Questi rimase decisamente folgorato dagli abiti di seta realizzati da Francesca Sanna Sulis, al punto che le sue creazioni vennero mostrate in quella che è a tutt’oggi la prima sfilata di moda al mondo, tenutasi presso il Circolo dei nobili di Milano, vicino a Castello Sforzesco.

«Col Conte Giulini – racconta ancora Lucio Spiga nel volume sulla monografia dell’imprenditrice – creò la prima boutique a Milano e dovette affittare sei navi per trasportare tutta la seta che le veniva ordinata». Fu di fatto l’evento che fece svoltare definitivamente la già luminosa carriera di una donna rimasta nella storia. Purtroppo, come vi abbiamo già spiegato, tutta la sua immensa eredità andò perduta, visto che la stessa non lasciò nulla ai figli (due erano morti e una era una Badessa), destinando i suoi beni alla Chiesa e ai bisognosi, ma senza mai giungere a destinazione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FRANCESCA SANNA SULIS, CHI È? IL REGALO SPECIALE CHE FACEVA ALLE SUE OPERAIE

Sono davvero tanti gli aneddoti su Francesca Sanna Sulis, la regina della seta celebrata oggi da Google con un Doodle. Uno di questi viene raccontato da Lucio Spiga, giornalista e autore che forse più di tutti si è impegnato per riscoprire e soprattutto portare alla luce la straordinaria vita di questa imprenditrice all’avanguardia. Come vi abbiamo spiegato nei focus precedenti, Francesca Sanna Sulis ha dato lavoro a centinaia di donne, salvandole dalla precarietà e soprattutto dalla povertà, offrendo loro un lavoro presso la sua azienda che produceva seta.

Ad un certo punto, però, quando le operaie si sposavano, le stesse, come da tradizione maschilista dell’epoca, erano costrette ad abbandonare il lavoro per dedicarsi alla famiglia e ai figli, e qui interveniva il genio di Francesca Sanna Sulis: «Quando le sue dipendenti si sposavano e si trovavano costrette a seguire il marito in paesi lontani dall’impresa tessile – scrive Lucio Spiga – lei trovò un modo geniale per non buttare via tutte le capacità acquisite e continuare a permettere loro di essere autonome economicamente. Come regalo di matrimonio consegnava un telaio permettendole di continuare il lavoro e di insegnarlo a loro volta ad altre donne». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FRANCESCA SANNA SULIS, CHI È? ANCHE CATERINA LA GRANDE INDOSSÒ UN SUO ABITO

La storia di Francesca Sanna Sulis è una di quelle che meritano senza dubbio di essere raccontate, ed è per questo che oggi Google ha deciso di dedicare a questa straordinaria donna un Doodle apposito. E pensare che le sue gesta, il suo genio e la sua benevolenza, hanno rischiato di essere cancellate nel tempo. Dopo la morte nel 1810, lasciò tutto in eredita alla Chiesa e ai poveri, ma non avendo più figli, nipoti, bisnipoti, e visto che i suoi ben di fatto andarono persi, la vita di Francesca Sanna Sulis scomparve.

Solo negli anni recenti ha ricevuto l’attenzione che si merita, e così che a Muravera, città d’origine della stilista, è stato creato nel 2004 il Museo dell’Imprenditoria femminile a lei dedicato. Qui si possono ammirare alcuni dei suoi abiti storici, e Sanna Sulis è presente persino al prestigioso Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo, dove è esposto un ritratto di Caterina la Grande, con addosso proprio uno dei suoi abiti. Alberta Zancudi, editrice che ha pubblicato il libro di Ada Lai “Straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis, donna di Sardegna”, scrive: “Le ricerche continuano e potrebbero riservare altre sorprese, sempre basate su fonti storiche documentate”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FRANCESCA SANNA SULIS CHI È? SALVÒ DALLA POVERTÀ E DAL PRECARIATO CENTINAIA DI DONNE

Francesca Sanna Sulis, oltre alle sue grandi intuizioni nel mondo della moda, è ricordata anche per le sue opere di bene. La stilista sarda si è sempre distinta per il suoi aiuto alle donne, avendo offerto lavoro e una possibilità di fatto ad una generazione di madri e figlie della Sardegna, offrendo loro un lavoro specializzato in un settore chiave come appunto quello della produzione di vestiti. Centinaia di ragazze furono inserite nei corsi professionali e soprattutto salvate dalla povertà e dalla precarietà del tempo.

Francesca Sanna Sulis riuscì a dare vita ad un prodotto di altissima qualità, una seta purissima che venne richiesta anche dai commercianti di Como, che come si sa, era ed è il centro di riferimento per la seta del BelPaese. Da Como ai confini stranieri il passo fu breve, e il suo raggio d’affari si ampliò in maniera inesorabile anche grazie ai suoi telai moderni, d’avanguardia per i tempi. Ultima nota riguardante il suo matrimonio con Pietro, da cui nacquero tre figli: il primo, Stanislao, diventò Abate presso Santa Maria di Cea, nel sassarese; il secondo. Raffaele, divenne un avvocato, e infine la terza, Maria Michela, che si unì al Convento delle Cappuccine di Ozieri (Sassari) dove divenne Badessa nonostante il parere contrario della famiglia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FRANCESCA SANNA SULIS, CHI È? LASCIÒ TUTTA LA SUA EREDITÀ ALLA CHIESA E AI BISOGNOSI

Francesca Sanna Sulis è la stilista e imprenditrice sarda a cui è dedicato il Doodle di Google di oggi. Decisamente memorabile la vita di questa grande artista, compreso il suo lascito. Francesca Sanna Sulis morì a 94 anni nel 1810, un vero e proprio record per l’epoca, e dopo aver perso i suoi due figli maschi mentre era ancora in vita (aveva anche una terza figlia ma era diventata badessa), aveva deciso di lasciare tutto alla Chiesa e ai bisognosi. A riguardo enciclopediadelledonne.it riporta un passo del suo testamento, in cui si può comprendere la profonda umanità di questa grandissima donna: “In primo luogo ordino e comando che si dia sepoltura al mio cadavere nel modo più semplice e senza pompa alcuna, una volta che io muoia nel paese di Quartucciu”.

Quindi la Sulis aggiunge: “I beni del Sarrabus, terre (e vigne e giardini e case), è mia espressa volontà, si divida tra quei poveri di detta Villa di Muravera i più necessitati preferendo quelli di migliore estrazione e di buoni costumi …”. Purtroppo ad oggi non è rimasta alcuna traccia visibile dell’eredità lasciata dalla stilista (ad eccezione dei suoi vestiti), ma le sue imprese nel campo della monda sono state tramandate di secoli in secoli, e oggi sono giustamente celebrate. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FRANCESCA SANNA SULIS, CHI È? LA STILISTA SARDA CHE VINSE GLI STEREOTIPI NEL ‘700

Il Doodle di Google odierno celebra la nascita di Francesca Sanna Sulis, nata 306 anni fa. La donna è stata una stilista e imprenditrice italiana che nel corso della sua vita ha combattuto per abbattere gli stereotipi di genere e i pregiudizi. Nel 18esimo secolo, quando le donne erano relegate al ruolo di madri e mogli, ebbe un successo straordinario nel lavoro. Francesca Sanna Sulis nacque a Muravera, in provincia di Cagliari, l’11 giugno 1716. Ad incoraggiare il suo grande lavoro furono proprio due uomini: il padre, un illuminato e illuminista, ricco possidente terriero, e poi il marito.

La famiglia di Donna Francesca Sanna Sulis le permise di studiare e non ostacolò mai le sue inclinazioni, la sua creatività e le sue passioni, in primis quella per la sartoria, che condivideva con la sorella Lucia. Allo stesso modo un grande appoggio arrivò dal marito, Pietro Sanna Lecca, giureconsulto di Cagliari conosciuto in giovane età. L’uomo nel 1751 fu nominato cavaliere ed ebbe un incarico prestigioso, quello di raccogliere tutte le leggi emanate nel Regno di Sardegna. Francesca Sanna Sulis lo seguì a Cagliari e qui cominciò la sua attività da imprenditrice.

Le innovazioni di Donna Francesca Sanna Sulis

Donna Francesca Sanna Sulis, con l’aiuto e il sostegno del marito, prese un’azienda famigliare già esistente e la aggiornò con metodologie di lavoro e non soltanto, portandola al successo. A Quartucciu, in provincia di Cagliari, l’imprenditrice promosse la coltivazione delle piante di gelso per l’allevamento dei bachi da seta. Nei filatoi dell’azienda, furono acquistati macchinari di ultima generazione, come filatoi e telai moderni. La stilista iniziò inoltre le esportazioni del nord Italia, in particolare in Lombardia e Piemonte, inaugurando una forte trama commerciale.

Non solamente il lavoro in azienda. Mentre l’impresa continuava a lavorare nel migliore dei modi, espandendosi sempre più, Donna Francesca organizzava finanziandoli di tasca propria corsi di avviamento professionali per giovani donne, affinché diventassero esperte operaie e migliorassero le tecniche nel proprio mestiere. L’obiettivo dell’imprenditrice era quello di rendere le donne autonome economicamente.

I clienti Reali di Francesca Sanna Sulis

I design ideati da Donna Francesca Sanna Sulis divennero molto popolari nel Regno di Sardegna, tanto che le principesse di casa Savoia divennero sue clienti, ma non solo. Anche l’imperatrice Caterina acquistò suoi vestiti, come quello che indossava in occasione di un ritratto ufficiale oggi risposto all’ermitage di San Pietroburgo. Oggi la storia dell’imprenditrice e dei suoi vestiti può essere riscoperta nel museo a lei dedicato a Muravera. La riscoperta della figura di Donna Francesca si deve ad un giornalista sardo, Lucio Spiga, che nel 2006 dopo varie ricerche portò alla luce il grande lavoro della stilista e imprenditrice che nel ‘700 ha abbattuto stereotipi e pregiudizi.

Indagando negli Archivi statali e incontrando giornalisti, politici, studiosi e clericali, Spiga è riuscito ad arrivare a due discendenti di Francesca Sanna Sulis. La grande imprenditrice è morta il 4 febbraio 1810, all’età di 94 anni, a Quartucciu. Nel 2010, in occasione del 200 anni della morte della stilista, in Sardegna vari eventi hanno ricordato Francesca Sanna Sulis.