Francesca Schiavone, la campionessa di tennis italiana, vincitrice nel 2010 del torneo Roland Garros, ha parlato per la prima volta in pubblico del tumore (il linfoma di Hodgkin), scoperto poco tempo fa. L’annuncio sui social attraverso un video in cui la stessa Schiavone ci aveva messo la faccia, aveva fatto il giro del web, scatenando grandissima umanità, e poche ore fa, la stessa ha trovato la forza di parlarne davanti ad altra gente, in occasione del convegno “Stare insieme fa bene” organizzato da «Casa Amica» in quel di Milano. “Ho vissuto la malattia sulla pelle – racconta la 39enne meneghina – ci sono giorni in cui ti senti a terra, stramazzata. Ma poi la forza la trovi. E ricominci”. Quindi la Leonessa ha aggiunto: “I sintomi sono la prima cosa che percepisci: una grandissima stanchezza e un mal di pancia continuo. Ti chiedi: cosa sta succedendo?”.

FRANCESCA SCHIAVONE: “LA MALATTIA TI PORTA A CONTATTO CON TE STESSO…”

Una malattia che inevitabilmente ti cambia: “Ti porta a contatto con te stesso – aggiunge la Schiavone – entri in uno stato improvviso, nessuno ti avvisa. Sono molto importanti le persone che ti stanno accanto nelle cure: medici, infermieri, psicologo, famiglia, perché l’unione fa la forza”. Ovviamente la sua vita è cambiata dal sopraggiungere della malattia: “Dopo le cure devi fare delle scelte: io adesso non posso giocare a tennis, non posso correre. Per me sono sacrifici. Ma a quel punto inizia qualcosa di nuovo, di altro”. Dopo Natale la tennista aveva tentato di allenarsi in palestra, ma l’eccessiva fatica aveva fatto desistere la stessa. Per ammazzare il tempo, e non solo, ha deciso di scrivere un libro sull’esperienza che sta vivendo in prima persona: “Ho avuto la fortuna/sfortuna – svela sul palco la Schiavone – che si ammalasse mamma prima di me. Papà è impazzito: la moglie, poi la figlia. Ma a me la malattia di mamma ha insegnato tanto. Attraverso di lei mi sono resa conto di quanto importante fosse la mia presenza e, quando è toccato a me, la sua per me. Siamo interconnesse. Mi ha aiutato ad affrontare la malattia con coraggio. A volte ti senti a terra, stramazzata. Ma poi la forza di rialzarti la trovi e dici: okay, oggi ricomincio”.