Francesca Vaccaro e Matteo: la famiglia di Carlo Conti

Francesca Vaccaro e Matteo sono rispettivamente la moglie e il figlio di Carlo Conti. Un grande amore nato proprio tra gli studi televisivi tra il celebre conduttore e volto noto di Raiuno e la costumista che si sono conosciuti proprio dietro le quinte. La coppia è legata da circa 20 anni, ma da 10 è felicemente sposata. Nel 2012 sono diventati marito e moglie con una cerimonia di matrimonio a cui hanno partecipato amici e familiari e nel 2022 hanno celebrato i primi 10 anni di matrimonio con tanto di messaggio social condiviso dal conduttore di Rai1: “16/6/2012 Carlo&Francesca i primi 10 anni di matrimonio !!! 10 anni d’amore, di vita, di famiglia”.



L’incontro con Francesca ha cambiato la vita del conduttore che, dalle pagine del settimanale Chi, ha confessato: “per me esiste una vita prima e dopo Francesca perché, grazie a lei, sono passato dall’io al noi, da un mondo in cui ero al centro di tutti ed ero solo a uno che comprende un’altra persona”. Dal loro amore è nato anche un figlio di nome Matteo.



Francesca Vaccaro e Carlo Conti: dal loro amore è nato il figlio Matteo

La storia d’amore tra Francesca Vaccaro e Carlo Conti ha spiccato il volo grazie allo zampino di Antonella Clerici, grandissima amica del conduttore Rai. Fu proprio la Clerici ad esortarlo a presentarsi dalla compagna con tanto di anello e promessa di matrimonio: “fu Antonella Clerici, a un certo punto, a dirmi: “O vai da lei con l’anello di fidanzamento, il brillocco, e dici che fai sul serio, oppure non ti avvicinare’. Sono andato da Francesca e le ho chiesto di sposarmi. Dopo sei mesi eravamo marito e moglie”.



Dal loro amore è nato il figlio Matteo che è il centro delle loro vite. “Diventa il punto centrale, tutto quello che facciamo io e Francesca è per lui. Sono cambiate le priorità e le mie scelte professionali, come quella di non fare Sanremo quattro e cinque e L’Eredità” – ha detto il conduttore che parlando del figlio ha aggiunto – “con lui il nostro amore diventa materia, è il risultato del bene che ci vogliamo”.