Francesca Vaccaro e Carlo Conti si sono conosciuti nel 2010 nel dietro le quinte di Domenica in e da allora non si sono più separati. Il 2012 è stato l’anno del matrimonio, mentre nel 2014 è nato il loro primo e unico figlio Matteo (8 anni il prossimo 8 febbraio). Se ultimamente Carlo compare meno in televisione è perché vuole stare più vicino a loro e in particolare a Matteo, che ha bisogno di lui nella fase più delicata della crescita: “Se a 60 anni continuassi a correre come a 20 o 50, vorrebbe dire che non ho capito qualcosa della vita”, ha spiegato il 10 marzo in un’intervista al Corriere. “Io desidero tutto quello che ho e ho tutto quello che desidero e voglio godermi sempre di più mio figlio Matteo, che ha sette anni, mia moglie Francesca, la tranquillità economica raggiunta. Ho scelto di rallentare già due anni fa: ho lasciato L’eredità e la conduzione quotidiana per vivere più stabilmente a Firenze. Ero pendolare con Roma, ma per crescere Matteo volevo una dimensione più provinciale”.
Carlo Conti: “Così mi sono inventato il ruolo di padre”
Questi due anni più casalinghi, per l’appunto, sono stati pieni di cose normalissime: “Ho giocato molto con mio figlio, ci piace tanto fare la spesa insieme. Compriamo cose improbabili”. Nella sua infanzia, Carlo Conti ha dovuto fare a meno del padre, che venne a mancare quando lui aveva soltanto 18 mesi. Per questo non ha un esempio a cui riferirsi: “Mi sono dovuto chiedere se, quando uno fa il babbo, lo fa, nel bene o nel male, imitando il suo babbo o se l’inventa. Io il ruolo me lo sto inventando con entusiasmo ed è la ricchezza più bella che ho, oltre alla condivisione gigante che c’è con mia moglie”. Parafrasando il titolo di una nota canzone di Jovanotti, ‘il più grande spettacolo’ che abbia fatto dopo quelli in tv è sicuramentela sua famiglia: ogni istante passato con loro, dice, è assolutamente impagabile.
Carlo Conti: “Antonella Clerici mi convinse a sposare Francesca Vaccaro”
E pensare che prima di Francesca Vaccaro Carlo Conti era un ‘single incallito’… “Giorgio Panariello e Leo (Pieraccioni, n.d.r.) pensavano che fossi l’Alberto Sordi del gruppo, che non si sarebbe mai sposato”, racconta il conduttore. Invece, nel 2012, qualcosa l’ha convinto a sposarsi: “Una sera, sono rientrato dopo l’ennesima cena con amiche e ho sentito il bisogno di un altro tipo di vita, di focolare domestico. Per fortuna, Francesca era ancora pronta a riaccogliermi per la seconda o terza volta”. ‘Qualcosa’ o ‘qualcuno’: nello specifico, una sua collega. “Avevo seguito il consiglio di Antonella Clerici, che m’aveva detto: guarda Ciccio, stavolta o vai col brillozzo o non la ribecchi più”.