Trovare l’amore quando non si è più giovanissimi può portare a essere più esigenti, ma allo stesso tempo permette di capire senza grandi difficoltà chi si vuole avere al proprio fianco. A quel punto, una volta individuata una persona che fa stare bene, difficilmente si torna indietro. Ne sa qualcosa Carlo Conti, che si è sposato quando aveva poco più di quarant’anni con Francesca Vaccaro, nota costumista che ha conosciuto poprio negli studi Rai.
Grazie a lei lui è guarito da quella che lui ama simpaticamente definire una “malattia“, la singletudine. Il conduttore, infatti, in quel periodo amava passare da una donna all’altra ed era convinto che difficilmente potesse arrivare a mettere la testa a posto. E invece ora la situazione è decisamente diversa: i due hanno festeggiato da poco il decimo anniversario di matrimonio e sono innamoratissimi anche del loro bambino, Matteo.
Il grande amore tra Francesca Vaccaro e Carlo Conti: lei lo ha cambiato
Chi ha conosciuto Carlo Conti prima che incontrasse Francesca quasi stenterebbe a riconoscerlo. E invece è stato proprio il sentimento per quella che è poi diventata sua moglie a fargli cambiare idea sull’amore: “Per me esiste una vita prima e dopo Francesca perché, grazie a lei, sono passato dall’io al noi, da un mondo in cui ero al centro di tutti ed ero solo a uno che comprende un’altra persona”- ha detto in un’intervista al settimanale ‘Chi’ -.
A spingerlo a fare il grande passo, a sorpresa, è stata quella che lui non considera solo come una collega, ma che è per lui anche un’amica: “Fu Antonella Clerici, a un certo punto, a dirmi: “O vai da lei con l’anello di fidanzamento, il brillocco, e dici che fai sul serio, oppure non ti avvicinare”. Sono andato da Francesca e le ho chiesto di sposarmi. Dopo sei mesi eravamo marito e moglie”, Le nozze, infatti, sono arrivate dieci anni dopo dal loro incontro e coronate dall’arrivo del loro bambino per cui entrambi stravedono: “Diventa il punto centrale, tutto quello che facciamo io e Francesca è per lui. Sono cambiate le priorità e le mie scelte professionali, come quella di non fare Sanremo quattro e cinque e L’Eredità” – ha concluso.