Francesco aveva solo 12 anni quando viene portato al pronto soccorso di Lodi fra Natale e capodanno del 2019 con fortissimi dolori addominali, che non si placano. Il bambino purtroppo non ce la fa, e con un arresto cardiaco muore. I genitori si chiedono se si sarebbe potuto salvare il piccolo Francesco, e si domandando perchè i medici non siano intervenuti prima. La procura di Lodi ha aperto un’indagine ed ha iscritto una serie di medici sul registro degli indagati che però non sono ancora stati resi noti: “Tutto nasce da quando ci han detto che dovevano aprire nostro figlio per capire cos’aveva – racconta il papà a Storie italiane – nonostante fosse tutto il giorno sotto osservazione e abbiano fatto tante visite. Io sono ignorante in materia e mi sono fidato di loro”.
Così la mamma: “Abbiamo portato il bimbo all’ospedale perchè aveva forti dolori alla pancia, me lo aveva chiesto lui quindi significa che gli faceva davvero male. Al pronto soccorso gli abbiamo detto che nostro figlio aveva problemi di linguaggio, non sapeva esprimersi. Gli hanno fatto l’ecografia, analisi del sangue e altri accertamenti ma nessuno ha capito cos’aveva”.
FRANCESCO, 12ENNE MORTO A LODI: “IL TEMPO E’ FONDAMENTALE”
Alla fine aveva un volvolo intestinale, l’intestino si era girato su stesso creando un’occlusione e questo ha fatto si che non passasse il sangue e l’intestino è andato in necrosi: forse hanno capito troppo tardi cosa sia accaduto. Secondo la procura è probabile, ma non vi è certezza, che se si fosse intervenuto prima forse Francesco si sarebbe potuto salvare. In studio a Storie Italiane: “Il volvolo è una patologia molto frequente a quell’età – spiega il dottor Falconi – qualunque medico lo sa. Se l’intestino non lo sblocchi muore, e più tardi esegui l’intervento e più aumentano i rischi. In genere si salvano, il tempo è fondamentale, prima intervieni e meglio è. Probabilmente qualcuno ha sbagliato alla grande”. Marucelli, altro ospite in studio, ha aggiunto: “Un bimbo di 12 anni morto perchè si è perso tempo è una cosa gravissima”.