Francesco Acerbi a tutto campo, dalla sua battaglia contro il tumore fino alla stagione della Lazio e alle prospettive della Nazionale verso gli Europei: ospite di Sky Sport per presentare l’uscita del libro “Campione dello sport e psicanalisi” dello psicologo Paolo Franchini, il difensore della Lazio ha parlato davvero di tutto. Per Francesco Acerbi, Franchini é un amico ma é stato soprattutto lo psicoterapeuta quando “credevo poco in me stesso”. Acerbi ricorda così quel periodo difficile: “Arrivato al Milan ho avuto un calo mentale per la morte di mio papà. Durante e dopo la malattia ti confronti con altre persone che non stanno bene e che stanno peggio di te e capisci che ci sono cose più importanti nella vita”, ha raccontato Francesco Acerbi, che però non si è tirato indietro anche quando si è trattato di parlare dell’attualità calcistica.



Questo ad esempio è il giudizio del difensore sulla stagione della Lazio: “Abbiamo fatto un grande cammino in Champions, pagando forse un po’ in campionato perché le energie mentali e fisiche vengono meno giocando tanto e spesso. Ora ci siamo ritrovati e siamo nella condizione di non poter più sbagliare, ma le energie ci sono”.



FRANCESCO ACERBI A RUOTA LIBERA, TRA LAZIO E NAZIONALE

Francesco Acerbi si è detto fiducioso per il finale di campionato, perché ci sono fiducia ed entusiasmo, anche perché “abbiamo più giorni di allenamento e di riposo e la condizione atletica migliora”. Per quanto riguarda i suoi colleghi di reparto, Francesco Acerbi loda soprattutto Marusic “che sta facendo ottime cose da difensore di destra”. Questo invece è un periodo complicato per il bomber della Lazio, Immobile: “Ciro deve stare tranquillo, ha fatto la storia della Lazio, è la Lazio. Per noi é fondamentale. È normale che uno cosi che segna sempre non facendo gol si sente molte responsabilità addosso. L’attaccante vive per il gol, li ha sempre fatti e li farà”.



Un jolly molto prezioso potrebbe essere Sergej Milinkovic-Savic (“una risorsa pazzesca”), mentre verso Lazio Benevento di domenica Acerbi sottolinea la particolarità della sfida tra i fratelli Inzaghi, ma ai biancocelesti serve la vittoria per credere nella Champions League. La chiusura di Francesco Acerbi è per la Nazionale, perché mancano meno di due mesi agli Europei: “Non so dove potremmo arrivare ma siamo una bella squadra, unita e vogliosa di fare bene. Si è creato un gruppo talmente coeso e sereno con tanti giocatori esperti che faremo grandi cose, ne sono straconvinto”.