C’è un professore nella competizione che vede la Calabria protagonista alle elezioni regionali del 26 gennaio 2020: è Francesco Aiello, candidato governatore per il Movimento 5 Stelle, scelto dai militanti pentastellati attraverso il canale privilegiato di democrazia diretta della formazione di Beppe Grillo, ovvero la piattaforma Rousseau.
Chi è Francesco Aiello
Originario di Settimo Torinese, dove è nato l’11 ottobre 1965, Francesco Aiello fa seguire alla laurea in Scienze economiche e sociali un’intensa attività di ricerca e docenza. Si specializza in economia e politica agraria e tra dottorati, master e borse di studio è attivo in tutta Italia – Bolzano, Forlì, Napoli – e all’estero con esperienze di spessore in Gran Bretagna presso le università di Londra, Reading e Colchester. Si ferma quindi in Calabria, nella cui università è ancora adesso professore ordinario di politica economica presso il dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Giovanni Anania. Un florilegio di pubblicazioni, attività associative, impegni in varie aree di ricerca, organizzazione di giornate di studio e workshop accompagnano febbrilmente la sua attività accademica. Molti e di varia natura anche gli incarichi istituzionali via via sostenuti, molti in ambito universitario ma uno anche di natura tecnica su incarico ministeriale: è Danilo Toninelli, all’epoca ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture del Movimento 5 Stelle, a conferirgli nel dicembre 2018 una nomina tecnica come componente del Comitato di Guida e di Indirizzo della Zona Economica Speciale della Calabria. Prima di aderire al Movimento 5 Stelle, Aiello ha manifestato inclinazioni politiche affini a Matteo Renzi: a giugno 2015, attraverso il suo profilo Twitter, si dichiarava “Pronto a dare una mano a Renzi e a Oliverio”, ovvero il governatore regionale uscente del Pd. In quella circostanza si propose come assessore a Palazzo degli Itali, sede della giunta calabrese. Scalpitava per dare il suo contributo allo sviluppo della sua terra. “Rompere i catenacci”, diceva, e far sì che la regione avesse “un colpo di reni”. Sempre nel 2015 fonda il portale di divulgazione economica soprattutto regionale OpenCalabria.com.
Chi sostiene Francesco Aiello
A schierare Francesco Aiello come candidato a governatore della Regione Calabria è il Movimento 5 Stelle, che lo ha scelto attraverso le consultazioni sulla piattaforma Rousseau. Gli iscritti che si sono espressi a suo favore sono stati 1.150. A sostegno di Francesco Aiello si colloca anche la lista Calabria Civica – Liberi di cambiare. Niente coalizioni coi partiti considerati tradizionali, in ossequio alla scelta compiuta dal M5S all’indomani della sconfitta alle elezioni regionali umbre del 27 ottobre 2019, in cui la compagine grillina si era proposta con candidato comune al Pd per testare la tenuta sui territori del cartello di maggioranza di governo del Paese. L’esperienza è stata considerata da non ripetere.
Il programma di Francesco Aiello in pillole
Lo slogan è il seguuente: cambiare tutto. Questo Francesco Aiello ha scritto sul suo profilo Facebook in occasione della presentazione del suo programma elettorale in vista delle regionali del 26 gennaio 2020 al Dopolavoro ferroviario di Reggio Calabria. “In Calabria bisogna cambiare tutto – è il suo messaggio – a partire dal piano culturale e dalla mentalità. Noi stiamo dando messaggi, testimonianze ed esempi precisi di strategie di sviluppo. Uniamoci, facciamo squadra e non teniamo più i giovani in panchina. Cambiamo le regole del gioco e facciamo entrare in campo nuovi giocatori, perché assistere a brutte partite non giova ad alcuno”. Questo principio si dipana in 10 punti programmatici che vedono in testa il tema sanità e politiche sociali, con la riorganizzazione complessiva del sistema e l’inclusione attiva del terzo settore. Poi la legalità, con particolare attenzione alla trasparenza e all’elaborazione di un piano anticorruzione oltre alla ristrutturazione dei modelli di governance regionale. La Calabria ha però anche fame di lavoro, e una riforma dei centri per l’impiego è ciò che Aiello ha in mente di affiancare al reddito di cittadinanza. Per il rilancio reputazionale e d’immagine della Calabria passano poi le politiche per incentivare il turismo, da agevolare anche attraverso investimenti sull’implementazione della rete di trasporti e mobilità da cui a trarre vantaggio sarà in primis il quotidiano dei cittadini calabresi. Per lui che è un docente di lungo corso, scuola e formazione rappresentano una priorità così come l’agricoltura con la promozione delle tipicità calabresi e la creazione di distretti biologici. Attenzione specifica anche alla qualità ambientale e alla ridefinizione del ciclo rifiuti nel solco di riuso e riciclo.
Curiosità su Francesco Aiello
La campagna elettorale di Francesco Aiello si caratterizza per essere un’autentica corsa a ostacoli. Dopo la sua indicazione, alla vigilia del test su Rousseau, gli piomba addosso il coinvolgimento in un caso di abusivismo edilizio. Questione ereditata dal padre, si difende lui esponendo l’iter giudiziario pendente sulla vicenda. Poi la piattaforma lo incorona, sì, ma con il 53% appena dei votanti in un risultato che restituisce un’immagine plastica di non perfetta unità della base grillina. La “scalata” alla guida della Regione Calabria è impervia: dopo essersi sentito rimproverare i trascorsi di vicinanza al Pd, gli inciampi nella sua traiettoria verso l’appuntamento con le urne non sono finiti. E’ Il Fatto Quotidiano a svelare il legame di parentela – cugino di primo grado – del candidato Francesco Aiello con lo Sceriffo, il boss della ‘ndrangheta Luigi Aiello ucciso nel 2014 all’interno della faida del Reventino. La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro lo ascrive al ‘gruppo storico della montagna’, con carriera criminale di lunghissimo corso. “Non centro nulla con mio cugino, per di più morto cinque anni fa”, taglia corto Francesco Aiello.