Addio a Francesco Arata. Il celebre avvocato penalista milanese si è spento questa mattina, mercoledì 6 ottobre 2021, dopo aver combattuto con la malattia: come riportano i colleghi de La Stampa, il 67enne è stato stroncato da un tumore.
Francesco Arata è stato protagonista di una brillante carriera professionale, seguendo in prima persona alcune delle vicende giudiziarie più importanti della storia di questo Paese: fu difensore delle parti civili in processi come le tangenti Enimont, il Banco Ambrosiano e il caso del Monte dei Paschi di Siena, senza dimenticare Mani pulite. Nel 2016, inoltre, rappresentò l’allenatore Antonio Conte nel processo calcio scommesse insieme al collega Leonardo Cammarata.
FRANCESCO ARATA È MORTO: AVEVA 67 ANNI
Premiato come miglior professionista di Diritto penale con il premio internazionale Le Fonti, Francesco Arata dal 2019 era sindaco di Demonte, piccolo comune del Cuneese, ed ha fatto parte della commissione Lattanzi, costituita in vista della riforma del processo penale dal ministro Marta Cartabia. Tra gli altri incarichi, era docente alla scuola di Specializzazione per le Professioni Legali alla Bocconi.
Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Francesco Arata, questo l’emozionante saluto dell’ex sindaco di Demonte Mario Bertoldi: «Carissimo amico, da piccolo era mio vicino di casa e siamo cresciuti insieme, mantenendo sempre ottimi rapporti. Due anni fa non trovammo l’accordo per fare una lista civica insieme, preferì correre da solo. Nel tempo ha realizzato importanti lavori, dalla riqualificazione di un locale-tabaccheria sotto i portici alla nuova sede della Biblioteca, e poi la manutenzione delle strade», riporta La Stampa.