Francesco Arca, considerato fin dall’inizio un “macho” dai telespettatori, parla di questo stereotipo che l’ha accompagnato per gran parte della sua carriera e confessa il dolore per la perdita del padre. Il ruolo del vero ‘macho’ “non l’ho cercato, mi è caduto addosso e poi l’ho cavalcato – racconta come ospite della trasmissione ‘Da noi… a ruota libera’ in onda su Rai 1 – perché mi sembrava giusto non far vedere altre parti di me. O forse non ero io pronto a far vedere altre parti di me”. Ma, come riconosce lui stesso, “poi negli anni questa figura nella quale mi avevano racchiuso si è sbriciolata ed è venuto fuori altro”.
Nella realtà, Francesco Arca si definisce “un essere umano che ha raggiunto una serenità, poco tempo fa. Sono sempre stato in continuo cambiamento e grazie alle mie donne, perché poi sono state le tre donne della mia vita che mi hanno cresciuto, sono riuscito a essere una persona generosa e buona con gli altri, che non ha mai fatto del male a nessuno”. Alla conduttrice Francesca Fialdini si descrive quindi come un uomo e un attore profondamente sensibile, ben lontano dall’immaginario che per molto tempo lo ha accompagnato. E a renderlo tale è forse anche la presenza di una ferita che non si è mai rimarginata del tutto: quella della morte dell’amato papà.
Francesco Arca: “sono stato un bambino molto fortunato, mio papà…”
Francesco Arca ha perso il padre quando aveva 15 anni. “È un dolore che non passa, ma a oggi lo accetto – confessa a ‘Da noi… a ruota libera’ – Sto buttando fuori tutta questa emotività che era rimasta lì”. Racconta di essere “cresciuto in mezzo all’amore di mia madre e di mio padre, finché c’è stato. Anche se non lo vedevo molto, sono stato un bambino molto fortunato. La cosa che ho ereditato da mio padre, la più importante, era volere una famiglia mia, perché mi mancava un pezzo di vita che volevo fare insieme a lui e che non ho potuto fare. Viverlo con i miei figli è stato totalmente nuovo”.
E proprio agli amati figli insegna che “devono impegnarsi in questo: amare le persone che vedono diverse, accettandole. Questo è un grandissimo insegnamento che spero di potergli dare ogni giorno della mia vita”. Da sempre Francesco Arca si batte a sostegno delle adozioni, perché “adottare vuol dire salvare, e salvare una persona è importante, così come dare l’opportunità a chiunque abbia i requisiti di adottare in maniera veloce un essere vivente”, chiedendo una burocrazia più agevole.