Ospite de I Fatti Vostri, Francesco Baccini racconta come è cominciato il suo amore per il mondo della musica: “Il primo pianoforte? Avevo 6 anni o 7. Invece di uscire con i miei amici a giocare a pallone stavo tutto il giorno a suonare un organetto. Un giorno mio zio venne a trovare mio padre e gli disse: ‘Perché non lo fai studiare questo qui?’. Allora mio padre iniziò a farmi studiare pianoforte. Ovviamente andava a lavorare sabato, domenica, a Natale per comprarlo, perché costava tanto”.



Da quel momento, casa Baccini è diventata una meta per il vicinato: “Quando arrivò il pianoforte a casa mia, tutti venivano a casa a vederlo. Nel 1968 nessuno lo aveva. Lo vedevi al cinema. I miei genitori volevano che facessi musica classica. Ho cominciato a cantare perché un giorno mia madre mi disse ‘Ma mica vuoi fare il cantante tu?’. Ho provato e mi hanno detto che cantavo bene“.



Baccini: “Mi ubriacai con il Lambrusco e…”

Nella carriera di Francesco Baccini,Vincenzo Mollica è stato fondamentale. I discografici mi dicevano che l’ironia non vende e che siccome sono genovese dovevo essere triste. Lui stava facendo un cofanetto di canzoni di Totò nella mia casa discografica. Un giorno mi sentì e mi chiede quando uscisse il mio disco e io gli dissi mai. Allora chiamò qualcuno e dal giorno dopo potevo fare il disco come volevo io. Mi portò il suo quadro e mi disse solo che avrebbe voluto che quella fosse la copertina del suo primo album”.



Uno dei colleghi e amici più stretti di Baccini è Paolo Belli: “Ci siamo conosciuti perché io stavo facendo un album e mi serviva una sezione fiati. Poi con lui siamo entrati nella nazionale cantanti e siccome eravamo gli ultimi arrivati, ci mettevano in panchina”. Dalla loro unione è nato un successo incredibile: “Sotto questo sole”: “Un giorno ero vicino Modena e lui mi invitò a Carpi. Ci portarono un Lambrusco dolce ed ero completamente steso perché io sono astemio. Mi hanno portato loro a braccio. Da lì ci siamo messi a fare gli scemi al pianoforte. Qualche giorno dopo mi chiamò Paolo e mi disse ‘Devi venire a mettere la voce al pezzo’ ma io non ricordavo quale pezzo. Il mio discografico mi disse ‘Non uscirà mai questo pezzo’. E invece è diventato un successo incredibile“.