Chi è Francesco Baracca, pioniere del volo e protagonista del film I cacciatori del cielo
Oggi, giovedì 20 luglio, in prima serata, Raitre trasmette il film “I cacciatori del cielo” che racconta la nascita dell’aviazione militare italiana attraverso le gesta di quelli che sono considerati dei veri eroi. Una delle figure più importanti dell’aviazione italiana è stata sicuramente quella di Francesco Baracca. Nato a Lugo, in provincia di Ravenna, nel 1988, da Enrico, proprietario terriero e commerciante di vini, e da Paolina dei conti Biancoli, dopo aver terminato gli studi presso il liceo classico, cominciò la carriera militare. Nel 1907, così, entrò nella Scuola Militare di Modena dove, passo dopo passo, cominciò a fare varie esperienze che, con il tempo, gli permisero di portare a casa importanti riconoscimenti.
Accanto alla carriera militare, Francesco Baracca non trascurò mai la passione per i cavalli diventando sottotenente di Cavalleria. Il suo futuro militare sembrava destinato alla cavalleria, ma quando nel 1091 nacque l’aviazione, passò nel nascente corpo senza dimenticare quello che fu il suo primo amore ovvero quello per i cavalli.
Francesco Baracca e i meriti nell’Aviazione militare italiana
Francesco Baracca si distinse subito nell’Aviazione militare italiana per i suoi meriti e la sua capacità di gestire quelli che, all’epoca, erano i primi modelli. A Francesco Baracca vengono attribuiti trentaquattro abbattimenti di aerei nemici. Il suo nome è entrato nella storia italiana l’8 dicembre 1917, dopo il trentesimo abbattimento, quando fu citato nel bollettino del Comando Supremo. I numerosi successi militari gli valsero la Medaglia d’Oro al Valor Militare che gli fu consegnata il 24 marzo 1918.
Baracca è morto il 19 giugno 1918 e la versione ufficiale, diramata attraverso un bollettino, come riporta Fanpage, diceva: “Il Maggiore Baracca partito alle 18,15 in volo di crociera e mitragliamento non fa ritorno al campo, si ritiene colpito da mitragliatrice a terra e precipitato in fiamme sul versante del Montello oltre le nostre linee”. Tuttavia, intorno alla morte di Baracca le tesi sono ancora oggi diverse.