Si riaccendono i riflettori sul caso di Francesco Bellomo, l’ex giudice del Consiglio di Stato finito nei guai in merito ai presunti casi di maltrattamento su quattro donne, tra cui tre ex borsiste e una ricercatrice della sua Scuola di Formazione. Secondo le ultime notizie rese note da Repubblica, Bellomo torna agli arresti domiciliari. Al centro delle accuse un presunto dress code e codici di comportamento che l’uomo era solito imporre nonché un presunto tentativo di estorsione nei confronti di un’altra ex borsista che l’avrebbe costretta a lasciare il lavoro in una emittente locale. La decisione che impone il ritorno ai domiciliari è stata presa dal Tribunale del Riesame di Bari in sede di rinvio dalla Cassazione che lo scorso gennaio aveva annullato il provvedimento con cui lo scorso anno lo stesso Riesame aveva revocato gli arresti domiciliari disponendo in quella circostanza la misura alternativa della interdizione per la durata di 12 mesi.
FRANCESCO BELLOMO TORNA AGLI ARRESTI DOMICILIARI
Francesco Bellomo era stato arrestato il 20 luglio dello scorso anno ma era tornato in libertà dopo appena 20 giorni su decisione dei magistrati baresi. Come spiega Fatto Quotidiano online, il Tribunale della Libertà ha confermato la riqualificazione dei reati contestati all’ex giudice: da maltrattamenti in concorso in tentata violenza privata aggravata e stalking e da estorsione in violenza privata. Adesso Bellomo rischia di finire a processo dal momento che la procura di Bari ne ha chiesto il rinvio a giudizio per i reati che gli furono contestati in principio, ovvero maltrattamenti ed estorsione, ai quali si aggiungono anche calunnia e minaccia a scapito del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, all’epoca dei fatti all’epoca vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, e di Concetta Plantamura. Quest’ultima era stata chiamata a pronunciarsi sul suo conto, nel ruolo di ex componente della commissione disciplinare, quando nel 2017 fu sottoposto a procedimento disciplinare prima di essere destituito.