Investito e ucciso il padre di Francesco Bianconi, cantante dei Baustelle: il drammatico incidente è avvenuto nel pomeriggio di lunedì a Montepulciano, in provincia di Siena. L’uomo di 78 anni, Ilvo Bianconi, è stato travolto da un’auto mentre era in strada, ma sull’investimento è stata aperta un’indagine con l’obiettivo di fare chiarezza su quanto è accaduto. Dopo l’incidente sono intervenuti i sanitari sul posto, ma per il padre di Bianconi sono stati purtroppo inutili i soccorsi. Sono sopraggiunte anche le forze di polizia anche per ricostruire la dinamica.



L’uomo che ha investito e ucciso il padre di Francesco Bianconi si è fermato per prestargli soccorso: stando a quanto riportato dal quotidiano locale La Nazione, il conducente sarebbe stato sottoposto a test per verificare se fosse positivo ad alcol e droga, risultando in entrambi i casi negativo. Sul posto è accorso anche Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano che in passato è stato bassista del gruppo musicale Baustelle.



IL PADRE DI FRANCESCO BIANCONI INVESTITO DOPO AVER FATTO LA SPESA

Ilvo Bianconi, con una carriera in banca e un presente da pensionato ad Abbadia di Montepulciano (Siena), era noto soprattutto per essere il padre di Francesco, voce maschile per oltre vent’anni dei Baustelle, una delle band più affermate nella musica italiana. I soccorsi hanno provato a evitare la tragedia rianimando il 78enne, che è stato soccorso anche dall’uomo che l’ha investito. Secondo il Corriere della Sera, si tratterebbe di un 60enne di Chianciano Terme, che si è fermato e ha chiesto aiuto.

Pare che il padre di Francesco Bianconi fosse appena uscito da un negozio di frutta e si trovava in un tratto di strada che porta al paese termale, pronto a raggiungere la sua auto parcheggiata a pochi metri. L’investitore si è recato all’ospedale di Nottola con l’avvocato Michele Grotti per sottoporsi all’etilometro, risultando negativo, mentre la salma, dopo essere stata rimossa dalla strada, è stata restituita alla famiglia, non essendo stata disposta l’autopsia. L’inchiesta, infine, è stata affidata alla Municipale.