«Io ho detto più volte che sull’obbligo vaccinale sono molto netto. Noi avremmo potuto avviare il dibattito in Europa questa estate. In tutti i governi europei c’è stato dibattito interno rispetto alle resistenze di una quota della popolazione no vax. Se Germania e Austria sono in quelle condizioni è perché la volontarietà e l’auspicio non hanno funzionato»: così Francesco Boccia a Oggi è un altro giorno.



L’esponente del Partito Democratico ha fatto il punto della situazione sulla pandemia, soffermandosi sull’ipotesi di introdurre il vaccino obbligatorio: «Il Pd ha sempre sostenuto la linea più rigorosa possibile, ma se all’interno della maggioranza chi fa l’occhiolino ai no vax e se hai dentro al Parlamento coloro che sostengono le ragioni dei no vax, una decisione bisogna prenderla: io continuo a essere a favore dell’obbligo vaccinale, ma spero che la decisione venga presa su scala europea. E dobbiamo aiutare i Paesi più poveri, da soli non ce la possono fare».



Francesco Boccia: “Calenda e Renzi, chihuahua che abbaiano…”

Uno dei temi del momento è la corsa al Quirinale, Francesco Boccia ha spiegato: «Quella di ieri alla Scala credo sia stata una fotografia di vita reale: tutti hanno applaudito il presidente Mattarella, è il tentativo di dire “mantenete l’unità nazionale”, ovviamente andando oltre Mattarella che non è disponibile. Lo dico perché in questi giorni sento troppi chihuahua che abbaiano, uno sull’altro…». Una battuta anche sulla rinuncia di Conte al seggio offerto dal Pd: «Ha sempre detto che si sarebbe candidato alle politiche. Ha preso atto che il suo impegno in Parlamento sarebbe stato di 10-11 mesi e ha ritenuto non opportuno candidarsi. L’ha fatto per Calenda? Volete tornare ai chihuahua… Lui e Renzi sono i chihuahua che la pongono ogni volta sul conflitto. Noi siamo in una fase storica in cui dobbiamo dare certezze agli italiani per l’emergenza sanitaria: qualcuno a destra dice che l’emergenza è finita…». E Francesco Boccia sembra avere le idee chiare sul futuro di Draghi, commentando così lo scenario di un governo guidato dall’attuale ministro Franco in caso di elezione di Draghi al Colle: «Secondo me non ha senso un altro governo, ma completare il lavoro che questo governo sta facendo. Il governo Draghi è nato per uscire dall’emergenza sanitaria e per il Pnrr, continuiamo…»

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