Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e le autonomie, è stato intervistato quest’oggi dai microfoni del programma di Rai Uno, Vita in Diretta. Le prime parole riguardano la famosa Fase 2, alla luce dei dati pubblicati quest’oggi dall’Osservatorio nazionale circa la fine dei contagi in Italia: “I risultati di questo Osservatorio – dice l’esponente dell’esecutivo riferendosi ai numeri di oggi – riguardano i dati con il paese che resta fermo, con il paese che resta a casa. Ma noi sappiamo che non sarà così, dovremo convivere con il virus, con una nuova normalità”. E a proposito della possibile ripartenza datata 4 maggio, Boccia ha spiegato: “Con le regioni stiamo mettendo a fuoco le linee guida, in settimana ci sarà una nuova cabina regia e poi si analizzerà nel merito il grado di rischio di ogni lavoratore per i settori che muoveranno i primi passi. Dovremo mantenere con la massima sicurezza che quando c’è un contagiato la rete ospedaliera non va in sofferenza. Bisognerà inoltre essere in grado di separare subito positivi da negativi”.
FRANCESCO BOCCIA: “LANCIAMO NUOVO BANDO PER OPERATORI SANITARI”
Difficile invece dire, a tutt’oggi, se si potrà uscire dalla propria regione di residenza: “Se si potrà uscire da una regione all’altra oggi è presto per dirlo – ha proseguito Boccia – quello che possiamo dire è che ripartiranno nella massima sicurezza tutte le attività produttive e poi lentamente si muoveranno tutte le altre”. Ovviamente si tornerà a lavorare con misure decisamente restrittive: “Bisognerà misurare temperatura all’ingresso, utilizzare i dpi, mantenere il distanziamento sociale, e le aziende stanno già facendo un sacrificio enorme. La stessa cosa succederà nel trasporto pubblico, nei bus si entrerà un po’ per volta, bisognerà spalmare le corse in orari diversi e dovremo dimenticarci gli assembramenti nelle metro. Il lavoro – ha proseguito – verrà spalmato su più orari utilizzando anche i fine settimana, cambierà il modo di vivere: gli esseri umani sanno adattarsi e sono sicuro che gli italiani riusciranno ad adattarsi ancora”. Infine un appello molto importante, un nuovo bando per gli Operatori sanitari: “Lanciamo oggi un bando per 1500 operatori sanitari, è importante aderire, ci rivolgiamo al cuore degli operatori sanitari. Andranno nelle Rsa, nelle residente per disabili, nonché nelle carceri perchè bisognerà garantire i colloqui, una condizione sociale adeguata e condizioni sanitarie rigorose. Questi 1500 volontari saranno per noi altri angeli custodi”.