Dal green pass al toto-Quirinale, Francesco Boccia a tutto tondo ai microfoni di Omnibus. L’esponente del Partito Democratico ha esordito attaccando Lega e FdI per le loro posizioni sulla proroga dello stato d’emergenza: «Vedo che quello che è successo non ha insegnato nulla. La posizione di FdI e Lega sulla proroga dello stato d’emergenza è la stessa di un anno e mezzo fa. Noi invece diciamo sì alla proroga fino a quando il Covid non è debellato». L’ex ministro ha proseguito: «Hanno votato contro almeno tre volte la proroga dello stato d’emergenza. Per Fratelli d’Italia e Lega nell’estate del 2020 l’emergenza sanitaria era finita e bisognava interrompere lo stato d’emergenza».



«Sarà inevitabile prorogare lo stato d’emergenza: non serve solo a limitare alcune libertà, ma serve alle regioni per fare una serie di interventi in deroga e urgenti, ai comuni per fare altre cose, agli ospedali per funzionare in un certo modo», il giudizio di Francesco Boccia, che ha poi profetizzato la terza dose estesa a tutti: «Noi dobbiamo arrivare al 90% di vaccinati, altrimenti ci ritroveremo con quella platea di no vax irresponsabili che sta avendo la Germania. L’inverno sta entrando ora nelle nostre case e sarebbe opportuno che non tornassimo sul tema emergenza sanitaria. Lo stato d’emergenza verrà prorogato e sarà inevitabile fare la terza dose tutti».



FRANCESCO BOCCIA SUL TOTO-QUIRINALE

Il dibattito sull’elezione del capo dello Stato «è calcio d’agosto» secondo Francesco Boccia, sottolineando poco dopo: «Il dibattito tre mesi prima sul presidente della Repubblica non è mai servito a nulla. Poi i presidenti veri escono fuori quando le urne si aprono e non prima. Il Pd non parteciperà mai a questa discussione. Il Parlamento è balcanizzato, c’è il Misto più grande della storia e fare ora previsioni strumentali serve solo ad alimentare il teatrino della politica». Francesco Boccia ha poi lanciato una frecciatina al Centrodestra: «Abbiamo tre destre in Parlamento che hanno tre posizioni diverse e che fingono di essere unite sulla candidatura di Berlusconi. Fino a quando non si consuma questa pantomina, perché Berlusconi non è eleggibile perché non ci sono i voti, non si discuterà di sostanza vera e si arriverà a febbraio».

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