Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Francesco Capuano, pensionato ucciso lo scorso 23 dicembre a Suzzara (Mantova). In carcere dal 5 marzo, arrestata con l’accusa di aver commesso il delitto, c’è la figlia Rosa Capuano, la stessa che, in una telefonata al 112 diffusa da Pomeriggio 5 nelle scorse ore, chiedeva l’intervento dei soccorsi sostenendo che qualcuno avesse sparato al padre.
La versione della donna, 46 anni, è crollata fino a spingere per un’ordinanza di custodia cautelare a suo carico: secondo l’accusa, sarebbe stata lei ad assassinare il genitore colpendolo con 5 proiettili alla testa senza dargli scampo. Il movente si ipotizza essere legato all’eredità della vittima.
Francesco Capuano ucciso a colpi di pistola a Suzzara, il presunto movente del delitto
Il movente dell’omicidio di Francesco Capuano, secondo la ricostruzione investigativa finora emersa, sarebbe da ascrivere alla volontà della figlia Rosa Capuano, in carcere dal 5 marzo scorso, di affrancarsi dall’ingerenza paterna e dal presunto proposito di impossessarsi del patrimonio nella convinzione, riporta Il Giorno, di essere erede universale come da testamento datato 2016
Nella telefonata della donna al 112, il suo presunto tentativo di depistaggio per cercare di allontanare ogni sospetto da sé. “È un’emergenza, hanno sparato a mio padre in via Biolcheria 13 a Suzzara – si sente dire all’operatore –, è pieno di sangue, non respira più“. In sede di interrogatorio, davanti al gip la figlia di Francesco Capuano sarebbe rimasta in silenzio.