È morto Francesco Claudio Averna, il re dell’amaro. L’imprenditore nisseno di 66 anni, che era ricoverato all’Istituto tumori di Milano, lascia la moglie Francesca e la figlia Alessandra. L’ultimo saluto verrà dato lunedì: i funerali saranno celebrati a Caltanissetta. Lì il commerciante di tessuti Salvatore Averna ricevette nel 1854 dall’amico Fra’ Girolamo, frate cappuccino, una ricetta segreta a base di erbe, radici e agrumi da tutto il mondo. Così è nata la storia imprenditoriale di questa famiglia. Il successo è arrivato con la terza generazione: i quattro figli di Francesco e Anna Maria, cioè Salvatore, Paolo, Emilio e Michele. Così nel 1958 fu creata la “Fratelli Averna Spa” che dal 1968 – con la quarta generazione – anche grazie allo sbarco del marchio su Carosello, raggiunse la notorietà prima in Italia e poi all’estero. Francesco Claudio Averna è stato presidente della società produttrice di amaro che dal 2014 è di proprietà del gruppo Campari. Nel 2012 è stato insignito dal Quirinale dell’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica italiana. Col cugino Francesco Rosario aveva gestito l’azienda fino alla cessione.



FRANCESCO CLAUDIO AVERNA, LA DINASTIA DELL’AMARO

Francesco Claudio Averna era uno dei discendenti di don Salvatore Averna, la quinta generazione di una dinastia che è riuscita a imporsi a livello imprenditoriale battendo i milanesi Ramazzotti. L’impresa arrivò a quasi 200 milioni di euro di fatturato, con 350 dipendenti e tre stabilimenti. Ma poi decise col cugino Francesco Rosario di cominciare vendere: iniziò con la Pernigotti, che aveva precedentemente comprato, ai turchi nel 2013. Nell’aprile dell’anno successivo invece vendette il marchio del celebre amaro alla Campari per 103 milioni di euro. Nonostante i ridimensionamenti, lo stabilimento nisseno resiste. La parte più antica inoltre ha un vincolo storico della sovrintendenza. Ma ora nell’azienda dell’antica dinastia siciliana resta solo l’etichetta dell’amaro nell’edizione riserva “don Salvatore”. Francesco Claudio Averna, come riportato da Repubblica, da giovane era chiamato “il duca”. Oggi la notizia della sua morte a causa di una grava malattia.

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