Il lockdown per non vaccinati è costituzionalmente possibile: così Francesco Clementi ai microfoni di Huffington Post

. Il costituzionalista, docente di Diritto Pubblico Comparato all’Università di Perugia, ha spiegato che la limitazione solo per i no vax sarebbe una misura molto dura e complessa da realizzare, ma «in condizioni medico-sanitarie rilevanti non sarebbe in sé incostituzionale».



Nel corso della sua analisi, Francesco Clementi ha evidenziato di preferire una strategia più graduale che «da un lato aumenti le categorie lavorative con obbligo vaccinale e dall’altro preveda il green pass a due velocità per le attività ludiche e sociali».

FRANCESCO CLEMENTI: “LOCKDOWN PER NON VACCINATI È COSTITUZIONALE”

«La domanda chiave è: come si tutelano al meglio entrambe le posizioni dell’articolo 32 mentre la pandemia risale?»



, ha proseguito Francesco Clementi, ribadendo che fino ad oggi il governo ha scelto un criterio di gradualità che ha sempre funzionato, per questo motivo andrebbe confermato: «Partendo dall’estensione della platea dell’obbligo della terza dose del vaccino per le categorie più a rischio perché a contatto con il pubblico: professori, forze dell’ordine, personale degli sportelli della Pubblica Amministrazione. In quel caso, il loro diritto individuale impatta da subito con il benessere collettivo che in pandemia prevale. E poi con il green pass a due velocità limitato però ad alcune attività».  E anche il green pass a “doppio binario” è costituzionalmente percorribile, ha precisato Francesco Clementi: «Lo è se si trattasse di escludere i non vaccinati da una serie di attività collettive e sociali quali l’accesso a bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri. Perché non si vieterebbero attività primarie né si lederebbero diritti essenziali della persona ma si limiterebbe solo una parte della dimensione pubblica. Viceversa, applicare questa distinzione all’accesso alla scuola o al lavoro porrebbe forti rischi di discriminazione. Anche perché il tampone è già un impegno a farsi carico della salute altrui».