Francesco Colella interpreterà Palmiro Togliatti nella fiction di Rai1 “Storia di Nilde” con Anna Foglietta. Intervistato dal settimanale DiPiù TV racconta: “Non avrei mai immaginato, nella mia carriera, di interpretare un pezzo di storia. Invece mi hanno scelto per dare il volto a Palmiro Togliatti e spero di essere stato all’altezza”. La serie in onda su Raiuno il 5 dicembre, racconta la figura di Nilde lotti, una delle donne più importanti della storia della politica italiana: fu componente dell’Assemblea Costituente del 1946 e la prima donna a diventare presidente della Camera dei deputati nel 1979, incarico che tenne per tre legislature, fino al 1992, con il suo piglio da “donna di ferro”. A venti anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 4 dicembre 1999 quando aveva settantanove anni, a interpretarla per la Rai è Anna Foglietta, mentre, come anticipato, Francesco Colella veste i panni di Togliatti, che fu segretario del Partito Comunista e compagno di vita della Iotti.
Francesco Colella interpreterà Palmiro Togliatti nella fiction “Storia di Nilde”
Storia di Nilde è una “docu-fiction”, ossia a metà strada tra fiction e documentario, perché il racconto della vita di Nilde lotti è portato avanti attraverso un cast di attori, ma alla fiction si intrecciano immagini di repertorio e testimonianze dirette, come quella della figlia adottata con Togliatti, e di politici, come l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma Storia di Nilde, oltre alla vita politica di Nilde lotti, ripercorre necessariamente la sua tormentata storia d’amore con Palmiro Togliatti, un legame che aveva destato forte scandalo nell’Italia di allora. Era il 1948 infatti, quando la relazione tra “il migliore”, così era definito Togliatti, e la “compagna” Nilde diventò di dominio pubblico e la morale dell’epoca li punì perché Togliatti, che aveva ventisette anni più della lotti, era sposato con Rita Montagnana, dirigente anche lei del Partito Comunista, e padre di un figlio. Alla fine Togliatti lasciò la famiglia e andò a vivere con la lotti, e tutto ciò fu osteggiato anche all’interno del Partito in cui militavano. “Ho letto la biografia scritta da Giorgio Bocca – racconta Francesco Colella – e ho scoperto anche il suo lato umano, quello di un uomo che anche in casa cercava sempre il dialogo”.