La terza stagione de “I Medici” su Rai 1, trasmessa in prima visione mondiale, sta fornendo l’opportunità a milioni e milioni di telespettatori di rinverdire le proprie conoscenze in ambito storico e, soprattutto, di acquisire nozioni magari tralasciate o non affrontate sui banchi di scuola. Qualcuno, ad esempio, potrebbe essere rimasto sorpreso dal legame sempre più stretto fra la famiglia fiorentina e il Papato, che, a un certo punto, è andato addirittura oltre la semplice amicizia, giungendo financo al matrimonio e alla fusione di due rami dinastici. Infatti, nell’ultima puntata, che andrà in onda questa sera, mercoledì 11 dicembre, al fine di mantenere viva la strategia di controllo sulla Santa Sede, Lorenzo il Magnifico promette la mano della figlia Maddalena al figlio di Papa Innocenzo VIII (interpretato dall’attore Neri Marcorè), originando una profonda crepa nell’unione familiare, che finirà per allontanarlo da Clarice. L’erede di Papa Innocenzo VIII risponde al nome di Francesco Cybo, comunemente noto con il diminutivo di “Franceschetto” per via della sua statura non così elevata.



CHI ERA FRANCESCO CYBO

Venuto al mondo a Napoli, intorno all’anno 1450, Francesco Cybo convolò a nozze il 25 febbraio 1487 in Vaticano con Maddalena de’ Medici, il cui fratello, Giovanni, divenne pontefice con il nome di Leone X. La figura di Franceschetto, tuttavia, non brilla sotto il profilo etico e morale ed è stata consegnata alla storia con numerose ombre e poche, pochissime luci. Si trattava infatti di un uomo estremamente dedito al gioco, un soggetto che oggi verrebbe definito “affetto da ludopatia”, tanto che ebbe, nel corso della sua vita, numerosi problemi economici. Non solo: nel 1490, dopo essere stato nominato negli anni precedenti Capitano generale della Chiese, conte di Ferentillo, governatore di Roma e delle armi della Chiese e conte del Sacro Palazzo Lateranense, tentò addirittura di impossessarsi della Chiesa, tanto che, in occasione della morte del padre Innocenzo VIII, fu costretto ad allontanarsi dal Vaticano, dove fece ritorno soltanto undici anni più tardi con l’elezione di Papa Giulio II, dal quale ricevette numerosi favori: divenne duca di Spoleto, barone romano e nobile di Viterbo. Non certo per meriti particolari.



LA MORTE E GLI EREDI DI FRANCESCO CYBO

Detto della condotta di vita non esemplare tenuta da Franceschetto Cybo, curiose e al tempo stesso tragiche sono le circostanze della sua morte, che, secondo quando tramandatoci dalla storia, lo colse nel 1519. A provocare il decesso del figlio di Papa Innocenzo VIII, accanto al cui sepolcro in San Pietro riposa tutt’oggi, fu un’indigestione, in occasione di un banchetto conviviale offerto dal sovrano regnante a Tunisi, Mulah Mohammed. Per quanto concerne gli eredi di Francesco Cybo, si sa che ebbe in tutto sette figli, alcuni dei quali morti infanti (Lucrezia, scomparsa a soli 3 anni; Clarice, nata deforme e deceduta a 2 anni; Ippolita, venuta alla luce e morta nel 1503). Vissero un’esistenza più lunga e fortunata Giovanni Battista (1505-1550), Caterina (1501-1557, moglie del duca di Camerino Giovanni Maria Varano), Lorenzo (1500-1549, conte di Ferentillo e marito di Ricciarda Malaspina) e Innocenzo (1491-1550, cardinale e arcivescovo di Torino per ventisette anni, dal 1521 al 1548). Una pagina di storia sconosciuta ai più e riportata in auge grazie a una serie televisiva di enorme successo.

Leggi anche