Dopo le accuse social a Calcutta, Francesco De Leo torna sulla questione e spiega: “Non era mia intenzione creare un caso mediatico ed esporre Edoardo a interpretazioni senza replica. Ormai è noto a tutti che abbiamo avuto un diverbio che impulsivamente ho pubblicato qui”. Così il cantante fondatore della band L’Officina della Camomilla torna su quanto dichiarato attraverso i social ieri, 30 maggio.



Il cantante ha accusato il collega Calcutta di avergli dato un pugno e non solamente. Nel post pubblicato nella giornata di ieri da De Leo si legge: “Mi dispiace dover usare questi canali per comunicare queste cose, però mi sembra giusto farlo sapere a tutti. Stanotte verso l’orario di chiusura dell’ultima serata del Miami Fest sono stato aggredito senza senso alcuno da Edoardo d’Erme in arte Calcutta che mi ha tirato un pugno in faccia facendomi sanguinare il naso. Ci sono diversi testimoni… È giusto che voi sappiate quello che è accaduto”.



La retromarcia di De Leo

Dopo aver raccontato di aver ricevuto un pugno in faccia al Miami Fest di Milano, Francesco De Leo ha spiegato che Calcutta ha minacciato anche di picchiare una sua amica, apparentemente senza motivo. Il fondatore della band L’Officina della Camomilla ha proseguito: “È una persona violenta, ha minacciato di picchiare anche una mia amica. Quel che più mi fa inca**are non è il pugno in faccia che ho ricevuto io, ma che una persona adulta e benestante abbia minacciato di mettere le mani addosso a una donna”.

Nella giornata di oggi, Francesco De Leo ha fatto retromarcia, spiegando di non voler creare una shitshorm verso il collega. “Non voglio parlare ulteriormente di questa cosa. Ci conosciamo da 10 anni, abbiamo fatto tanti concerti insieme… Chiariremo privatamente l’accaduto. Mi spiace che sia successo tutto questo” ha scritto il cantante.