Francesco Facchinetti choc: “Il fratello di un mio amico lasciato morto…”

Francesco Facchinetti esprime la sua rabbia su Facebook. Il produttore discografico è rimasto sconvolto dall’incidente in moto in cui è rimasto vittima il fratello di un suo caro amico. Il giovane è morto sul colpo dopo lo scontro mortale di ieri pomeriggio sull’Sp 31 bis la tangenziale che collega Saronno, Ceriano Laghetto e Rovello Porro. Facchinetti è intervenuto sui social per esprimere il suo sdegno per quanto accaduto considerando che il ragazzo è stato lasciato per ben 5 ore sull’asfalto. Facchinetti è apparso commosso ma anche sgomento per quello che è successo.



Il figlio di Roby Facchinetti ha affidato il suo commento ai social: “E’ una giornata triste è morto il fratello di un mio amico, una persona con cui lavoro e a cui tengo molto. E’ morto per un incidente in moto nei pressi di Saronno. Per un cavillo burocratico la salma è rimasta sull’asfalto dalle 13 alle 17, davanti ai familiari. Io non ho parole. Il cavillo burocratico è il fatto che la zona si trova in un punto di confine tra le province di Como, Varese e Monza e Brianza. Ora la salma è a Busto Arsizio e i familiari non potranno vederla fino a lunedì perché è sotto sequestro”. Il corpo del giovane è rimasto sull’asfalto dalle 13 alle 17 a causa di alcuni cavilli burocratici per poi essere portato all’obitorio di Busto Arsizio. I genitori e il fratello potranno vedere la salma solo dopo l’autopsia fissata tra lunedì e martedì.



Francesco Facchinetti e la denuncia social: “Per colpa di un cavillo burocratico…”

Francesco Facchinetti ha rivolto un appello a chiunque potesse intervenire per aiutare l’amico che ha da poco perso il fratello trentenne in questo tragico incidente. Facchinetti ha detto: “Date la possibilità al mio amico ci vedere il fratello. Per una volta tirate fuori le p***e e fate la scelta giusta”. Poi ha proseguito facendo una riflessione sul nostro Paese in cui poche cose funzionano. Secondo lui troppe sono le tasse a carico dei cittadini a fronte di un’insufficienza dei servizi. Francesco Facchinetti ha denunciato infatti la situazione dicendosi schifato per come era stata gestita la situazione: “Viviamo in un paese in cui per un cavillo burocratico si lascia un morto sull’asfalto per 4 ore. Mi sento italiano nel dna ma quello che sta succedendo mi fa profondamente schifo. Prego e spero che le autorità competenti possano intervenire”.



Facchinetti ha stigmatizzato il fatto che la salma del 31enne Michele Garruto sia stata rimossa dall’asfalto, dove il parrucchiere si è spento dopo l’impatto fatale con un furgone con cestello, dopo 4 ore. In merito ai tempi lunghi per la rimozione della salma è intervenuto il consigliere regionale Marco Colombo. L’uomo ha dichiarato di essersi mobilitato perché vuole avere chiarezza in merito ai fatti.