FRANCESCO FACCHINETTI, CAPITANO A CIAO DARWIN 7
Francesco Facchinetti non poteva che guidare la squadra Virtuale di Ciao Darwin 7, in occasione dell’ultima puntata dell’edizione di due anni fa. La replica verrà trasmessa su Canale 5 questa sera, sabato 3 agosto 2019, e sarà un’occasione in più per assistere al match fra il team del figlio di Roby Facchinetti e la squadra Reale guidata invece dal professor Piergiorgio Odifreddi. Da un lato gli affezionati dei social quindi, dall’altra gli amanti della vecchia scuola, del mondo così com’è fatto e non la sua versione online. Dopo il dovuto richiamo della sua squadra a La canzone del Capitano che il leader cantava con l’alias dj Francesco, quest’ultimo risponde subito a tono al suo avversario fin dai primi minuti dell’appuntamento. Come di consueto, entrambi i Presidenti vengono chiamati a difendere i propri gruppi. Per Facchinetti è facile puntare il dito contro il rivale, ai suoi occhi ancorato a un tempo ormai finito. “Noi siamo nel presente, voi purtroppo siete nel passato. Un bel passato, ma nel passato”, sottolinea infatti ricordando anche tutte le varie epoche e le fazioni contrarie al progresso, alla tecnologia, che si sono susseguite nei decenni.
IL FACE TO FACE PER DIFENDERE IL MONDO VIRTUALE
Polemica e divertimento vanno di pari passo per Francesco Facchinetti, che a Ciao Darwin 7 ha sfoderato il lato più ludico della sua personalità. Il Presidente della squadra del Virtuale, che ha fatto dei social il principale mezzo di comunicazione, ha ricevuto lo spazio giusto per difendere la sua causa grazie al Face to Face. Nel match contro il Reale, Facchinetti risponde innanzitutto alle accuse degli spettatori. “Nessuno ci voleva nel mondo reale e allora ci siamo costruiti un nostro mondo in quello virtuale. E tanti di questi ragazzi hanno trovato lavoro”, evidenzia elencando i vari aspetti positivi di una vita online. Prima che i leader possano riprendere parola, i componenti delle due squadre hanno modo di toccare diversi argomenti. Da un lato le emozioni e le sensazioni difese dal Reale, dall’altra la velocità e la modernità portata avanti dal Virtuale. “Ho sentito solo stereotipi, classiche cose che leggiamo da tutte le parti”, dice invece Facchinetti difendendo i suoi, che al contrario dei rivali hanno raccontato storie profonde, lavori più attuali e si sono allontanati dalle accuse sterili.