Francesco Facchinetti è ospite di Nunzia De Girolamo a “Ciao Maschio”. La prima cosa che dice, quando si presenta, è: “I figli mi danno brio, forza e coraggio”. Poi, parlando della sua testardaggine, spiega: “Sono metà bergamasco e metà brianzolo. Sono toro ascendente leone. Sono uno che quando decide una cosa la deve fare fino alla fine, anche se è distruzione la deve fare fino in fondo. Fino ai trent’anni almeno ero così ma quando sono diventato padre ho capito che la responsabilità non era solo mio ma anche di altri. Per ogni cosa che faccio penso anche ai miei figli. Così ho messo da parte l’autodistruzione. Io amavo costruire le cose e poi distruggerle per farle nuovamente un’altra volta”.



In effetti, nel corso della sua vita, Francesco ha cambiato più volte campo d’azione: “Sono partito facendo una canzone, quella del Capitano. Ebbe grande successo, non me l’aspettavo. Quando potevo provare a fare musica ho deciso di fare televisione andando all’Isola dei Famosi. Sono andato lì all’apice del mio successo, non per fare rebranding. Così ho lasciato la musica per fare tv. Ho avuto la fortuna di fare tanti programmi ma non capito il mio limite e questo mi ha portato ad implodere”. Oggi Facchinetti fa il padre, anche se non a tempo pieno: “Oggi sono un papà e mi piace farlo. Sono cresciuto con un padre molto assente e mi veniva difficile spiegarmi dove fosse alle feste di compleanni, a scuola… Si era dedicato ad altro e col tempo l’ho capito. Dunque io per prima cosa sono un padre. Poi mi piace definirmi come una persona che vede qualcosa che non esiste e lo costruisce”.



Francesco Facchinetti: “Mia madre mi ha cresciuto da sola”

Francesco Facchinetti oggi fa il produttore. A “Ciao Maschio”, spiega: “Io sono un sognatore cronico. Per me realizzare i sogni altrui è una dannazione, se non lo faccio in maniera cronica mi sento male fisicamente. Sono alla ricerca di questa cosa in maniera maniacale”. Eppure, nonostante questo suo carattere esuberante, spiega di essere molto solitario: “Sembro molto accogliente ed energico ma sono molto solitario. Mi piace leggere, scrivere nuovi progetti: comunico solo per messaggi… Tutti pensano l’opposto di me ma mi piace stare da solo: la mia testa è sempre in movimento“. Quando Nunzia De Girolamo gli chiede del rapporto con la mamma, lui racconta: “Mia madre mi ha cresciuto, è tutto merito suo. Mi ha cresciuto sola da quando avevo 6 anni, mi ha avuto a 18 anni. È una presenza costante e lineare nel tempo. Vivo al suo fianco e ancora oggi mi aiuta tanto. Siamo cresciuti come una famiglia completa nonostante fossimo solo in due. Sono grato a lei e mia nonna“.



Nella sua vita, poi, Facchinetti ha avuto tante donne, ma le ha cercate sempre molto diverse dalla mamma: “Ho sempre cercato donne con le quali avessi un’empatia, una connessione chimica. Non cercavo nelle mie donne una mamma, anzi, a me piace accudirle, forse perché papà non c’è molto stato per me. Sono circondato da donne, ho tre figlie… Siamo una grande famiglia allargata, sono abituato così”. In effetti la sua è una famiglia allargata, nonostante lui sperasse altro: “Quando due persone si separano è una sconfitta per il nucleo familiare. Avrei sperato totalmente di non ritrovarmi nella stessa situazione di mio papà. È stato molto doloroso perché so cosa significhi crescere senza un papà. Per fortuna Mia ha trovato un altro papà, Paolo, l’ex marito di Alessia. Lei ancora oggi lo chiama papà… Per me va bene. Sembra un po’ folle ma la cosa importante è che il nuovo compagno ami i tuoi figli e so che Paolo la ama tanto“.