Francesco Fredella, giornalista e conduttore radiofonico di Rtl 102.5 News, è intervenuto nella mattinata di oggi, mercoledì 15 dicembre 2021, ai microfoni della trasmissione di Rai Uno “Storie Italiane”, condotta da Eleonora Daniele. La sua opinione è stata richiesta circa il caso della baby gang di Ancona, che da settimane minaccia la signora Patrizia Guerra, madre di un 17enne aggredito tre volte in tre anni, e che sta terrorizzando anche i commercianti e gli esercenti del centro della città marchigiana, bivaccando nei dehor, non pagando i conti e distruggendo tavolini e sedie.



In merito a questa delicata questione, Fredella ha asserito: “Nell’adolescenza bisogna educare questi ragazzi, io non ho mai fatto e mai farei cose simili e ringrazio i miei genitori per l’educazione che mi hanno impartito. Personalmente, ai miei figli insegnerei princìpi e valori. Prima di tutto, hanno responsabilità i genitori che non portano i figli nelle strutture rieducative, nelle biblioteche e li lasciano con il telefono in mano. Toglietelo loro dalle mani, è meglio che i social non li abbiano! Non devono neanche crescere con lo smartphone, in quanto hanno bisogno di valori diversi e vanno recuperati. Spero che le istituzioni lo facciano”.



FRANCESCO FREDELLA: “SARAH FERGUSON DONNA DEGLI SCANDALI, MA È ANCHE MOLTO AMATA”

Nel prosieguo del collegamento audiovisivo con “Storie Italiane”, Francesco Fredella ha detto la sua anche su Sarah Ferguson, intervistata ieri da Bruno Vespa a “Porta a Porta” e presente in queste ore in Italia per la presentazione del suo nuovo libro grazie a Tiziana Rocca, moglie del regista Giulio Base conosciuta come “l’amica delle star”, che ha spesso avuto il merito di far approdare nel nostro Paese le più grandi eccellenze straniere del cinema e non solo.



Questo il commento di Fredella su Ferguson: “Lei è la donna degli scandali, i tabloid inglesi hanno avuto per 15 o 20 anni materiale su cui scrivere grazie a lei e alle sue foto in topless. Viene ricordata soprattutto come la cognata di Lady Diana. Gli inglesi la ricordano in modo eccellente e amano il suo modo di fare”.