A Storie Italiane si torna ad affrontare il tema delle pensioni degli artisti, a volte molto basse nonostante versamenti continui allo Stato per anni. In studio diversi opinionisti come il giornalista Francesco Fredella, mentre in collegamento vi è il ballerino di Ballando con le Stelle, Samuel Peron: “Il problema delle partite iva non rappresenta solo gli artisti – le sue parole in riferimento al periodo di fermo che sta vivendo il mondo dell’arte causa coronavirus – rappresentano il 40% degli italiani, non c’è la stessa tutela dei dipendenti, parliamo dei diritti dei lavoratori: se non lavoriamo non creiamo reddito ma se stiamo a casa per malattia non abbiamo supporto dallo stato”. In studio anche Enzo Paolo Turchi, noto ballerino e marito di Carmen Russo, che ha ricordato i numerosi casi di pensioni bassissime nel mondo della danza, nonché della scarsa tutela degli stessi ballerini. La pensa però diversamente il collega giornalista Francesco Fredella, che invece si schiera dalla parte dei lavoratori “normali”: “Il punto è uno, quanti contribui ha versato nella tua carriera. Mio padre prende 1000 euro di pensione, era un impiegato statale”.
FRANCESCO FREDELLA: “UN ARTISTA BRAVO RIESCE A METTERE VIA QUALCOSA, UNA PERSONA NORMALE INVECE…”
Francesco Fredella ha aggiunto: “Un ballerino, un attore, bravo fortunato, guadagna in una vita sicuramente di più, può fare una pensione integrativa, può versare contributi in più, anche io sono una partita iva quindi sono dalla parte di Peron, lo capisco perfettamente, se mi ammalo non mi paga nessuno. Anche tu Leopoldo Mastelloni hai avuto lo stipendio fisso (si rivolge all’altro ospite in studio, ndr). Una pensione di un dipendente statale sicuramente avrà mille garanzie rispetto alle partite iva, ma ha uno stipendio che è sempre quello e spesso è bassissimo, e anche lui si ritrova a prendere 1.000 euro di pensione quando va bene. Siamo tutti in sofferenza, ci sono mamme che accudiscono 4 figli e non percepiscono nemmeno un centesimo”. La pensa però diversamente da Francesco Frdella proprio Mastelloni, che invece rivendica i contributi versati dalla sua categoria: “Noi abbiamo versato, purtroppo il guaio è un altro, che non affrontiamo mai: noi artisti cantanti, partita iva, buffoni come me, anche se abbiamo versato miliardi allo stato, il conteggio sulla pensione viene fatto sugli ultimi cinque anni, quindi non conta quello che abbiamo versato prima”.