Francesco Fredella, giornalista e speaker radiofonico, è intervenuto nella mattinata di oggi, venerdì 8 aprile 2022, ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e in onda ogni giorno, dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria che va dalle 9.55 alle 11.55. L’opinionista ha detto la sua in particolare sul caso che ha visto coinvolta la moglie di Paolo Mengoli, l’avvocato Claudia Pezzoni, ritrovatasi improvvisamente al centro di una notizia di cronaca senza volerne essere protagonista.
In particolare, sono state pubblicate su una pagina Facebook dedicata agli annunci alcune immagini dell’appartamento di proprietà della società della donna a Parma, contenute all’interno di un’inserzione scritta esattamente come se fosse stata pubblicata dal soggetto proprietario dell’immobile. Un tentativo di truffa bello e buono, visto che l’autore dell’annuncio chiedeva agli interessati una caparra di 760 euro per potere vedere l’alloggio…
FRANCESCO FREDELLA: “PUBBLICHIAMO MENO VITA PRIVATA SUL WEB”
Prima di udire la ricostruzione della vicenda da parte di Claudia Pezzoni, Francesco Fredella ha fornito il proprio punto di vista sulla questione, effettuando alcuni ragionamenti a voce alta e condividendoli con il pubblico televisivo della rete ammiraglia dell’azienda di viale Mazzini: “Come fanno delle foto a trovarsi su un sito di annunci, se non sono state mai condivise? Stiamo attenti quando pubblichiamo le nostre foto private. Qualcuno in questo caso specifico ne è entrato in qualche modo in possesso… Serve attenzione nel condividere la nostra vita privata sui social. Stiamo attenti a rivolgerci a professionisti del settore quando acquistiamo o affittiamo una casa. La richiesta di 760 euro per farla visionare mi sembra assurda”.
Dopodiché, spazio a un consiglio a tutti i telespettatori all’ascolto: “Non pubblicate troppi dettagli della vita privata sui social e non fornite troppe informazioni sulle vostre abitudini. Instagram, Facebook e Twitter sono una scatola nera della nostra esistenza. I truffatori, poi, incominciano a truffare partendo da cifre basse. Serve di conseguenza non pubblicare tutto sui social”.