Fra i tanti ospiti di oggi negli studi di Dedicato anche Francesco Giorgino, volto da 30 anni a questa parte del Tg1, il telegiornale di casa Rai Uno: “A settembre, in questo mese celebriamo, o meglio celebro io, i 30 anni di lavoro al Tg1, ho cominciato a settembre ’91, grazie all’allora direttore Bruno Vespa per Uno Mattina; i giovani all’epoca andavano a lavorare a Uno Mattina, feci un servizio sulla fede a Lourdes e da quel momento iniziò quel lavoro per la testata ammiraglia”.
Su Bruno Vespa: “E’ stato un grande maestro per me, questa dedica mi commuove (il video messaggio giunto in trasmissione ndr), quel Tg1 aveva un Bruno Vespa come punto di riferimento ma c’erano colleghi da cui ho imparato tanto, Fraiese, Buttiglione.. giganti del giornalismo che mi hanno fatto capire cosa significhi il servizio pubblico”. Serena Autieri chiede quindi come si entra nelle case degli italiani? “Fondendo fra la realtà e il pubblico. Dobbiamo comprendere fino in fondo quanto raccontiamo e poi dobbiamo rendere questi argomenti accessibili a tutti, tutti hanno il diritto di comprenderli, si lavora sul linguaggio e sulla delicatezza. Il conduttore è un grande narratore, racconti tutte le sere ciò che accade e devi farlo cambiando i colori, i registri”.
FRANCESCO GIORGINO: “NEL 2001 ENTRAI AL TG1, UNA FORTE RESPONSABILITÀ”
Sulla esperienza terribile alla basilica di San Francesco, distrutta dal terremoto del settembre 1997, Francesco Giorgino racconta: “Quando documentai i danni alla basilica di San Francesco, per una benevolenza del destino non mi sono trovato in una situazione tragica. Mi son soffermato col sovrintendente ai beni culturali umbro e questa cosa mi ha salvato, sarei arrivato nella parte superiore della basilica che poi è crollata, causando la morte di 4 religiosi. Andammo in diretta, saltarono le comunicazioni, facemmo una lunga straordinaria e una lunga serata su Rai Uno, fu un momento molto forte”.
Nel 2001 lo sbarco al Tg1: “Una grande responsabilità, avverti il peso del lavoro di tante persone. il conduttore prende più visibilità ma dietro c’è un lavoro mostruoso, e il prodotto è ancora leader, gli ascolti sono molto alti”. Sulla sua dedica: “E’ al popolo afghano che in questo momento sta vivendo in grandissima difficoltà e lo faccio attraverso una canzone, ‘Tutta un’altra storia’ di Pino Daniele, cantautore con cui sono cresciuto, fa parte di me, e quella canzone fa parte di come Pino si relazionò con gli Usa e la prendo a pretesto per raccontare questa grande difficoltà delle società post moderne”. Gigi Marzullo chiede a Francesco Giorgino quando diventerà papà e lui replica aprendo le braccia: “Vediamo…”.