GUALTIERI SCEGLIE FRANCESCO GRECO PER CONSULENTE LEGALITÀ

Sarà Francesco Greco, il magistrato in pensionamento alla Procura di Milano, a fungere il ruolo di consulente della legalità del Comune di Roma: la scelta del sindaco Roberto Gualtieri è dunque caduta sull’ex pm del pool di Mani Pulite (con Di Pietro, Davigo, Colombo, Borrelli) e verrà annunciata in conferenza stampa oggi in Campidoglio alle ore 14.



79 anni originario di Napoli, è però a Milano dove Greco ha costruito quasi interamente la sua carriera: collaborerà a titolo gratuito con il sindaco Gualtieri dopo che ha concluso di recente la sua guida della super Procura di Milano succedendo a Edmondo Bruti Liberati nel 2016. Nel novembre 2021 è infatti scaduto il suo mandato da capo procuratore, evento festeggiato in Tribunale con la “Reunion” dei suoi principali colleghi e amici di una vita, per lo più legati all’esperienza di Tangentopoli e poi successivamente delle maxi inchieste sui crac Parmalat e sui colossi della Rete per il pagamento delle tasse in Italia.



DA MILANO A ROMA, COSA FARÀ L’EX PM DEL POOL

Divenne famoso Francesco Greco per il suo primo arresto nel 1985 al segretario del Psdi Pietro Longo, accusato di aver intascato una tangente milionaria: l’ex pm è specializzato in reati finanziari e il sindaco Gualtieri lo ha scelto proprio per curare in particolare le forti infiltrazioni con la malavita del Sud Italia e i vari illeciti all’interno della pubblica amministrazione (ex Mafia Capitale ma non solo). Come consulente alla legalità del Comune di Roma, Greco si ritrova un predecessore “ingombrante” come l’ex magistrato Alfonso Sabella, in quel caso ingaggiato (sempre a titolo gratuito) dall’ex sindaco Dem Ignazio Marino. Negli ultimi anni Greco a Milano ha dovuto affrontare – chiamato in alcuni casi in prima persona – la particolare e ancora in corso inchiesta sulla presunta Loggia Ungheria: lo scorso settembre, il procuratore intervistato dal “Corriere della Sera” ha difeso l’azione della Procura contro la scelta del pm milanese Storari di “cedere” i faldoni dell’indagine su Piero Amara all’ex membro del Csm Piercamillo Davigo. «Colpire la procura di Milano? Questa Procura ha sempre rappresentato l’indipendenza e la libertà dei magistrati. È questo simbolo che deve essere abbattuto. Io non ho mai visto una campagna mediatica quotidiana così compatta e violenta come quella che è in corso in questi mesi, utilizzando la vicenda Storari e l’assoluzione in primo grado dell’Eni», spiegava il nuovo consulente alla legalità del Campidoglio, non disdegnando qualche punzecchiatura anche all’ex compagno nel Pool Davigo. Secondo “Il Corriere della Sera”, Francesco Greco è stato scelto da Gualtieri e preferito ad altre figure di magistrati come Piero Grasso (oggi senatore LeU) e Walter Tocci.

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