Allarme per l’impennata di casi positivi registrata negli ultimi giorni, Francesco Le Foche è netto: possibili problemi tra tre settimane. Intervenuto ai microfoni dell’Ansa, l’immunologo ha fatto il punto sugli effetti della variante Omicron, che a suo avviso «potrebbe essere forse oltre il 30% visti i contagi che stiamo vedendo in questi giorni da tamponi anche di vaccinati con due dosi, di chi si fa il test per gli eventi delle feste, o chi ha sintomi para-influenzali o chi ha avuto contatti con Covid positivi».



Nel corso del suo intervento, Francesco Le Foche ha tenuto a precisare che con numeri così grandi «qualche problema nelle prossime tre settimane li potremo avere, soprattutto nella popolazione degli iperfragili e nei non vaccinati, con un aumento della pressione sugli ospedali».

FRANCESCO LE FOCHE SULL’EMERGENZA PANDEMICA

«Da qui alla primavera del 2022 è necessario prendere tempo per gestire l’immunità. Il vaccino ha ridotto di più del 50% la malattia grave e medio grave», ha proseguito Francesco Le Foche nell’intervista all’Ansa, rimarcando l’importanza di continuare con decisione la campagna vaccinale, puntando forte sulla terza dose per riportare in alto i livelli di immunizzazione. Ma non solo: secondo l’esperto è necessario anticipare la dose booster a quattro mesi, mentre scendere ancora a tre mesi «sarebbe problematico a livello logistico». Terza dose fondamentale anche per gli adolescenti, ha aggiunto Francesco Le Foche: «Il nostro obiettivo principale è quello di ridurre il numero di contagi e ridurre la possibilità di sviluppare la malattia. Da qui a marzo sono tre mesi decisivi per l’opportunità di gestire e declassare questo virus».



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