“Il bambino potrebbe avere anche un long Covid, sia in termini psicologici che in termini organici, di malattia, quindi dobbiamo fare in modo che si mettano in sicurezza”: così Francesco Le Foche sul vaccino ai più piccoli ai microfoni di Porta a porta.
L’immunologo ha difeso a spada tratta la somministrazione del farmaco ai bimbi dai 5 agli 11 anni: “Sono stati già vaccinati 4,5 milioni di bambini tra Israele e Usa, non ci sono stati effetti collaterali, non ci sono state reazioni avverse importanti, ci sono piccoli dolori al braccio ma niente di importante. La vaccinazione resta sicurissima e i bambini rispondono molto bene, hanno un’immunità che arriva quasi al 100% – l’analisi di Francesco Le Foche – Il bambino ha diritto alla salute come l’adulto e deve essere vaccinato per evitare che possa ammalarsi di una sindrome Covid, che può arrivare a una malattia infiammatoria importante”.
FRANCESCO LE FOCHE SULLA VARIANTE OMICRON
Nel corso del suo intervento a Porta a porta, Francesco Le Foche si è soffermato sulla mutazione Omicron: “È una variante che sembrerebbe essere più contagiosa della Delta ma meno aggressiva dal punto di vista patogenetico, ma deve essere valutato meglio. Servono almeno altre due settimane per interpretare bene. Sembrerebbe eludere qualche anticorpo del virus precedente, ma rafforzando la nostra immunità facciamo in modo che anche la Omicron possa essere bloccata abbastanza bene”. “Dobbiamo fare in modo che ci sia subito la terza dose per tutti e la vaccinazione per i bambini”, la ricetta di Francesco Le Foche, che ha poi commentato gli ultimi aggiornamenti sulle pillole anti-Covid: “Ci sono due farmaci nuovi che dovrebbero essere autorizzati tra fine dicembre e inizio gennaio che potrebbero avere un ruolo molto importante nella terapia domiciliare, entro i primi cinque giorni di malattia: sono antivirali molto importanti, potrebbero bloccare la malattia dell’89%”.