Chi interpreta Don Carlo nella prima della Scala 2023? Ecco Francesco Meli, tenore di respiro internazionale

Francesco Meli, considerato dagli addetti ai lavori come il più grande tenore verdiano del secolo, indossa i panni di Don Carlo per la Prima della Scala 2023, un principe ferito dalla vita, respinto dal padre, innamorato e corrisposto dalla donna sbagliata. Con raffinatezza e cultura, la sua voce ricca di sfumature porta avanti una nuova esibizione, intrisa di emozioni e fascino: “Ho ascoltato, studiato la musica, mi affido sempre e totalmente a Verdi. Non ‘interpreto’ Don Carlo, lo sento, vivo con la mia sensibilità e la mia storia”, ha raccontato il tenore sulle pagine del Corriere della Sera.



Quando gli viene chiesto se l’opera sia patriarcale – tema molto discusso in questo periodo – il protagonista Francesco Meli risponde con fermezza e convinzione: “Per me in teatro e nell’arte il politically correct non ha ragione di esistere, altrimenti dovremmo bruciare la maggior parte dei libretti dei romanzi e dei quadri. Otello deve essere nero per ragioni artistiche, altrimenti si snatura la verità dell’opera. La drammaturgia è letteratura, se la vuoi giudicare con gli occhi della realtà odierna è pericoloso”, ha dichiarato al Corriere della Sera.



Francesco Meli, l’arte è libertà creativa. La vita privata e l’amore per la moglie Serena Gamberoni

Sempre nell’intervista al Corriere della Sera, Francesco Meli ha illustrato i rischi dell’appiattimento causato dal voler essere troppo inclusivi. “Finisce che non puoi dir niente e non puoi far niente. Tanto che, quando canto con un soprano, prima chiedo se possiamo sfiorarci o stringerci come chiede l’opera oppure no”. Oggi, giovedì 7 dicembre, per la prima alla Scala con l’opera “Don Carlo”, il tenore avrà una tifosa speciale in platea, la moglie Serena Gamberoni.



Nel condividere le sue emozioni, Meli ha raccontato sulle pagine de Il Giorno: “Ci sarà mia moglie (Serena Gamberoni, soprano, ndr). Il suo parere è fondamentale per me; è già venuta alla prova generale e all’anteprima giovani. Se sono scaramantico? No, ma durante il Macbeth mi sono accorto che entravo ed uscivo sempre dalla stessa quinta”.