Francesco Montanari ha saputo ben calarsi nei panni di Saverio Barone, l’alter ego di Alfonso Sabella nella serie Tv Il Cacciatore 2. L’attore ha voluto conoscerlo solo tre mesi dopo l’inizio delle riprese. Il motivo di tanto ritardo? Be’, l’interprete temeva di farsi influenzare eccessivamente durante la fase di costruzione del personaggio. “Questo non è un biopic”, ha chiarito fin da subito l’attore in un’intervista a Tvblog. Per poi spiegare: “E’ una serie ispirata a fatti di cronaca veri ma è tutto finto. Sono personaggi ispirati a personalità vere, quindi, ho voluto conoscerlo dopo per non farmi influenzare. Sabella è una personalità molto carismatica, è strabordante, è difficile non rimanere affascinati da lui. Volevo inventare il mio Saverio Barone insieme ai registi”. Il loro incontro, a posteriori, si è rivelato piuttosto fruttuoso, dal momento che Sabella gli ha dato delle dritte preziose soprattutto sul modo di trattare con un mafioso (o meglio, con chi ne veste i panni). Il segreto? Rispettarlo, perché è portatore di informazioni potenzialmente preziose per incastrare lui e tutti quelli come lui. (agg. di Rossella Pastore)
La vita privata di Francesco Montanari
Francesco Montanari, protagonista della seconda stagione de Il cacciatore, in onda questa sera, in prima serata su Raidue, racconta i segreti della sua vita a Vieni da me. “Io devo la mia scelta artistica alla canzone Roma non fa la stupida stasera. Quando andavo a scuola, il mio insegnante era fissato con le recite scolastiche di fine anno e in seconda media mi affidò un personaggio del Rugantino e io mi sono talmente appassionato che ho deciso che l’avrei fatto per tutta la vita”, racconta. “Io sono stato molto fortunato perché i miei genitori mi hanno sempre sostenuto e quando a 18 anni ho deciso di fare l’accademia Silvio D’Amico sono andato da mio padre e gli ho detto che avrei voluto fare l’attore e lui mi ha detto ‘va bene, ma cosa vuoi fare nella vita?”, ricorda Montanari che poi dà appuntamento ai fans a questa sera svelando di essere molto felice del successo che sta ottenendo con la serie tv. Poi sulla moglie Andrea Delogu svela di averla conosciuta grazie ad un amico: “si è fatta corteggiare tantissimo”, conclude (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Francesco Montanari: “sul set de Il cacciatore 2 mi sono emozionato”
Francesco Montanari torna su Rai2 con la seconda stagione de “Il Cacciatore 2“, la fiction liberamente ispirata alla storia del magistrato antimafia Alfonso Sabella e al suo libro “Il cacciatore di mafiosi”. L’attore dalle pagine di DiPiùTv ci tiene a precisare però un particolare da non sottovalutare: “nella fiction ho un nome diverso Saverio Barone. Abbiamo fatto questa scelta perchè, anche se questa serie è ispirata a vicende reali, c’è anche una parte di fantasia, romanzata”. La seconda stagione arriva dopo il grandissimo successo della prima che Montanari ha commentato così: “la prima stagione, ambientata negli anni Novanta, avevamo raccontato la cattura del boss mafioso Leoluca Bagarella”. Sulla seconda in onda da mercoledì 19 febbraio su Rai2 ha anticipato: “la seconda riparte subito dopo, Saverio prosegue la sua caccia a un altro boss senza scrupoli: Giovanni Brusca interpretato da Edoardo Pesce. Ed è una caccia che diventa ancora più spietata dopo che Barone viene a sapere di un atroce crimine di cui proprio Brusca è il mandante”.
Francesco Montanari ne Il Cacciatore 2: “grandi amici con Alfonso Sabella”
Si tratta dell’omicidio di Giuseppe Di Matteo, un ragazzino di soli 12 anni e figlio di un pentito. “Per lui è un colpo durissimo” – precisa Francesco Montanari che dalle pagine di DiPiùTv ha dichiarato – “Barone entra in una crisi profonda, è divorato dai sensi di colpa, non si dà pace e tutto questo si ripercuote anche sulle persone che gli stanno attorno”. Un omicidio vero, come tutta la vicenda, che Francesco Montanari ricorda così: “ha sconvolto pure me e sul set, ripensandoci, mi sono emozionato più volte, sopratutto nella scena in cui Saverio va a visitare la prigione, uno squallido scantinato in cui Giuseppe era stato tenuto prigioniero. Un luogo che è stato ricostruito fedelmente all’originale”. L’attore ha poi parlato anche del rapporto con Alfonso Sabella: “siamo grandi amici, anche perchè lui ha collaborato attivamente alla realizzazione di questa fiction, di cui è uno degli sceneggiatori”. Un ruolo non facile per Francesco che parlando del suo personaggio ha precisato: “non volevo farne una imitazione. Per entrare nei suoi panni, in entrambe le stagioni, ho lavorato moltissimo anche sull’accento siciliano e mi sono messo pure a dieta perchè Saverio lavora così tanto che spesso si dimentica di mangiare: avevo perso cinque chili!”.