La puntata odierna de La Volta Buona è stata impreziosita dalla presenza di Francesco Monte; noto per alcune esperienze televisive vissute in passato – da Uomini e Donne a Tale e Quale show – ma che oggi sta vivendo e condividendo con i fan una lodevole evoluzione, all’insegna del sogno di vivere di musica in qualità di cantante. Il nome d’arte, Kinari, nasconde proprio la voglia di andare oltre l’etichetta di personaggio televisivo mettendo in evidenza unicamente il suo sogno artistico.
“A fine maggio esce il mio primo Ep, sono emozionato e ci ho lavorato tanto. Sono contento di aver trovato un gruppo di persone che hanno creduto in me”. Inizia così Kinari – Francesco Monte – a proposito del suo effettivo esordio nel mondo discografico dopo il lancio di diversi brani nel suo recente percorso artistico. “E’ una sorta di epilogo rispetto a quanto iniziato alcuni mesi fa con l’uscita di alcune canzoni: nuova vita da cantante? La rinascita è anche nel nome d’arte, Kinari, che significa proprio questo…”.
Francesco Monte, oggi Kinari: “Le critiche? Ho sofferto di attacchi di panico…”
Proseguendo nell’intervista a La Volta Buona, Francesco Monte ha spiegato come una delle scintille verso l’evoluzione musicale sia arrivata grazie a Carlo Conti e l’esperienza a Tale e Quale Show. “Apertamente non l’ho mai detto a casa che avrei voluto fare il cantante, da questo punto di vista non sono mai stato una persona coraggiosa. Gli stimoli sono iniziati ad emergere quando ho partecipato a Tale e Quale Show…”. Kinari ha poi aggiunto: “Per assurdo mi sono sentito molto più a mio agio a cantare. Grazie a Carlo Conti è partito il mio coraggio nelle musica”.
Francesco Monte – alias Kinari – si è poi espresso a proposito delle pesanti critiche subite nell’ultimo periodo; attacchi riferiti soprattutto al suo percorso artistico e all’etichetta di personaggio televisivo: “Il perché delle critiche? La domanda sarebbe da porre a queste persone, me la pongo anche io anche perchè penso di non fare nulla di male a nessuno. Vado avanti per la mia strada, porto avanti la mia passione e il mio sogno coltivando quello che vorrei diventasse il mio lavoro. Io su determinate tematiche sono molto empatico, quindi mi feriscono, purtroppo a me le cose non scivolano. Accetto le critiche costruttive ma la cattiveria gratuita credo non ci debba essere…”. Kinari ha anche raccontato: “Ho dovuto vivere quasi momenti di depressione, attacchi di panico; sono delle fasi che forse arrivano a tutti in generale, magari quando sei sotto i riflettori la vivi anche diversamente”.