Francesco Moser è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Unomattina Estate”, trasmissione di Rai Uno andata in onda nella mattinata di lunedì 6 giugno 2022. La leggenda del ciclismo (279 vittorie in carriera, più di quelle conseguite da Coppi e da Bartali, ndr) ha rivelato che da piccolo è cresciuto in campagna con suo padre che ferrava i buoi: noi avevamo gli animali per lavorare nei campi, fra cui anche i cavalli. La sua prima bici gliela regalò suo fratello Aldo e il primo successo “lo centrai a 18 anni. Poi il 20 luglio 1969 arrivai quarto a una gara regionale. Quando ero militare a Roma nel 1971, per allenarci facevamo il giro del Raccordo Anulare in bicicletta, stando in scia a un camion per tenere il ritmo”.



Nella sua carriera, Francesco Moser ha sempre puntato alla vittoria: “Noi eravamo corridori professionisti e dovevamo vincere, avevamo gli sponsor che volevano che il loro nome fosse visto il più possibile. Io in primis volevo arrivare ogni volta primo. Una gara che non ho vinto e che avrei potuto vincere è stato il Giro delle Fiandre, dove sono arrivato due volte di fila secondo”.



FRANCESCO MOSER: “ALLE OLIMPIADI FORAI A UN CHILOMETRO DAL TRAGUARDO”

Nel prosieguo della sua intervista su Rai Uno, Francesco Moser ha rivelato che “non mi ha mai fatto paura la fatica. Io cercavo sempre di reagire alle sconfitte, ai secondi posti collezionati, che mi davano lo stimolo per migliorare, per cercare di arrivare al successo. All’età di 36 anni ho iniziato a pensare di smettere, perché mi sono accorto che continuavo a inseguire gli altri e non erano più gli altri a inseguire me”.

E gli imprevisti? Anche quelli, purtroppo, non sono mancati nella vita professionale di Francesco Moser: “Tante volte nelle corse succedono gli incidenti. Un esempio? Feci le Olimpiadi a Monaco, dove potevo vincere un argento o un bronzo, visto che il primo era ormai in fuga, ma forai a 1 chilometro dall’arrivo e chiusi solo al settimo posto”.