È arrivato alla settima ristampa Io sono mio fratello, il libro di Giorgio Panariello dedicato al racconto della storia di Francesco, il fratello dell’attore e comico toscano con una vita segnata dall’abbandono dei genitori. Anche Giorgio fu abbandonato dalla madre e non conobbe mai suo padre, ma a differenza del suo Franco ebbe un’esistenza relativamente serena. Ospite a Da noi… a ruota libera nella puntata in replica oggi, Panariello fornisce una piccola anticipazione: il suo auspicio è che questo libro “possa essere d’aiuto alle persone che hanno a che fare con ragazzi difficili”, oltre a dare loro la speranza necessaria per fare i conti con questa situazione. Perché, al di là delle ansie e delle preoccupazioni del momento, dalla dipendenza dalla droga si può uscire. Francesco viveva per strada: “Si capiva il disagio. Se un ragazzo arriva alla tossicodipendenza, c’è sempre un motivo. Non si nasce così. Tutti quanti, io per primo, capivamo perché era così”. (agg. di Rossella Pastore)



L’infanzia difficile di Francesco Panariello segnata dalla droga

È una storia drammatica e commovente quella di Francesco Panariello, fratello di Giorgio Panariello, noto attore e comico versiliese segnato nel profondo da una serie di avvenimenti dolorosi e per certi versi ‘inspiegabili’ che hanno investito la sua famiglia. Si dice che per far ridere bisogna essere tristi, e la vita di Giorgio, all’inizio, è stata molto triste e complicata. Sia lui che suo fratello Franco vennero abbandonati dalla madre, che li affidò uno ai nonni (Giorgio) e l’altro – Francesco – a un’altra famiglia. Prima di essere adottato, però, Franco trascorse un lungo periodo in collegio, e fu proprio l’esperienza dell’abbandono a fargli più male di tutte.



Più ancora, forse, della droga, che Franco vide come il rimedio (sbagliato) a un’esistenza fatta di sofferenze. Ma il maggiore dei Panariello (aveva un anno più di Giorgio) dimostrò tutta la buona volontà di uscire da quella dipendenza, frequentando dapprima la comunità di San Patrignano e poi quella di don Mazzi.

Francesco Panariello: il ritrovamento del corpo su una panchina a Viareggio

Francesco Panariello fu trovato morto il 26 dicembre 2011 su una panchina in piazza della Repubblica a Viareggio. Aveva 51 anni: ancora da chiarire le circostanze del decesso, avvenuto per un malore dopo una notte trascorsa da solo e al freddo. A quanto pare, prima di recarsi a Viareggio, Francesco aveva preso parte a una festa nella vicina Pietrasanta. Non abitava lì, ma a Montignoso, piccolo comune della provincia di Massa Carrara. Era tornato a casa da poco, dopo un periodo trascorso nelle comunità di recupero.



Francesco Panariello si sarebbe potuto salvare, se solo i soccorsi fossero stati rapidi. In una delle sue ultime testimonianze, l’uomo aveva raccontato la storia della sua infanzia caratterizzata dal passaggio da un collegio all’altro fino a che non maturò la decisione di incontrare i suoi parenti. Tornato in Versilia dai nonni, aveva conosciuto per la prima volta suo fratello Giorgio, per poi fuggire di nuovo verso Napoli nella speranza di rivedere la madre.