Francesco Pannofino sarà ospite di Una storia da cantare, in onda stasera. Il celebre attore e doppiatore proprio di recente è stato tra i protagonisti di Tale e Quale Show: “Un bilancio? È stato bello, mi sono divertito, è molto faticoso, è molto difficile, però mi sono difeso… Ci sono numeri che ho fatto meglio, altri peggio, i primi sono stati non buoni, ma bisogna capire bene anche come funziona… Da Buscaglione in poi, mi sono divertito, per arrivare poi all’ultimo Louis Armstrong perfetto…”, ha raccontato intervistato da Blogo. A Natale sarà anche al cinema con Kluas – I segreti di Natale, il primo film d’animazione di Netflix che lo vede protagonista tra i doppiatori.  “Devo dire la verità: il doppiaggio è un mestiere difficile e faticoso” confida intervistato da MoviePlayer. Poi svela anche qual è stato il personaggio più difficile. “È il diavolo rosso senza braghe in Mucca e pollo, è stato uno sforzo vocale incredibile”.



Francesco Pannofino ospite di Una storia da cantare

A proposito di Natale, un film di Natale Francesco Pannofino lo ha già fatto. “Una volta doppiai Polar Express, dovevo fare il capostazione, e poi doppiai il vagabondo e anche Babbo Natale” ricorda. “Mi piacciono i film di Natale dove si piange, ci si commuove”. Sempre su MoviePlayer, l’attore ha avuto modo di parlare anche di “Io, Leonardo” dove è voce narrante: “Secondo me se Leonardo Da Vinci fosse vivo adesso saremmo già su Marte, abiteremmo già lì in una comunità umana: era troppo avanti. Era un genio. Il film però ci fa scoprire anche l’uomo. Una cosa che ci ha insegnato è l’amore per la natura: la Terra è il posto che ci ospita e la dobbiamo trattare bene, anche perché non è affatto sicuro che ci sia un altro posto dove poter andare. Se l’umanità avesse una svolta ecologista seria staremmo meglio tutti: ognuno di noi deve stare attento. Anche io faccio degli errori, magari involontariamente, ma perché sono cose a cui non avevamo mai pensato, come lo spreco dell’acqua o il buttare le cicche per terra”.

Leggi anche

NO ACTIVITY: NIENTE DA SEGNALARE/ La serie no-action che punta su cast e risate