Francesco Pannofino è tra i testimoni della Strage di via Fani. L’attore viveva lì e la mattina dell’attentato, del sequestro Moro, era lì. “Stavo andando all’università, frequentavo la facoltà di matematica e dovevo dare un esame, quindi andavo a lezioni di algebra”, ha iniziato a raccontare Pannofino a Verissimo.



Francesco Pannofino ci si recava sempre in motorino, ma quel giorno era guasto, quindi ripiegò sull’autobus. “La fermata stava in cima, quindi sono passato davanti all’incrocio dove erano appostato i terroristi. Lì c’era un’edicola, dove comprai un giornale. Stavo guardando la prima pagina quando cominciarono le raffiche”.



Francesco Pannofino e la strage di Via Fani che lo ha segnato

La prima reazione di Francesco Pannofino fu quella di scappare via, mentre si consumava la Strage di via Fani. “Sono andato dalla parte opposta, trascinando una signora, una vicina di casa che stava tornando dall’asilo dove aveva lasciato la figlia. Stava andando verso la sparatoria, quindi l’ho presa per mano e ci siamo nascosti in una viuzza”. Quando si è accorto che gli spari erano finiti, Francesco Pannofino è tornato sul luogo della strage: “Ho visto purtroppo la strage. Erano anni brutti. Ho lasciato l’università anche per quello, c’era un’atmosfera brutta da vivere”. Ma era anche indeciso: “Ero giovane, volevo fare o il giornalista o l’attore”.

Leggi anche