Francesco Paolo Sisto, sottosegretario alla Giustizia (Forza Italia), è intervenuto nella mattinata di oggi, martedì 13 luglio 2021, nel corso della trasmissione di La 7 “Coffee Break”. Immediatamente è stato sollecitato in merito all’argomento campagna vaccinale, relativamente al quale il rappresentante politico ha detto di vedere intorno a sé una grande sensibilità da parte delle persone al vaccino, anche se, a suo giudizio, sarà necessaria la terza dose: “Questo può essere un problema che in via preventiva il Paese e lo Stato devono porsi. Si ha l’impressione di un’estate aperta e di un autunno assolutamente pericoloso, poiché la vaccinazione non stoppa la diffusione del virus”.
Poi, però, la discussione in studio è entrata nel vivo quando si è passati a uno degli argomenti clou di questa settimana politica, ovvero il voto del Ddl Zan, che Sisto ha definito un work in progress, in quanto “balla tutto sui 17 voti di Italia Viva. A leggere la situazione a freddo, la situazione numerica è di 134 contro 145 e, di fronte a questi numeri, i senatori di Italia Viva risulteranno decisivi. Il voto segreto? È la massima espressione di libertà secondo me e deve essere fisiologico per consentire a ciascuno di dire la sua”.
FRANCESCO PAOLO SISTO: “SUL DDL ZAN LIBERI DI VOTARE”
Successivamente, Francesco Paolo Sisto, sempre a proposito del Ddl Zan, ha ribadito che in data odierna si inizia a trattare l’argomento con le questioni di pregiudizialità costituzionale, poi ci sarà un differimento: “Magari si potrà raggiungere un’intesa su un provvedimento che corre il rischio di diventare troppo ideologico anziché tecnico e scientifico”, ha voluto sottolineare.
Poi, un commento su Forza Italia: “Il nostro è un partito nel quale su certi temi abitualmente e culturalmente c’è libertà di voto. Ovviamente il partito ha un orientamento, ma non c’è la marcatura a uomo o a donna su ogni rappresentante…”. In conclusione, Sisto ha affermato che c’è un fenomeno psicologico particolare in un Governo così largo, per il quale qualcuno ha bisogno ogni volta di darsi un’identità: “Tuttavia, oggi è più importante andare verso cosa ci unisce rispetto a quello che ci divide. Insistere su temi divisivi non fa bene al Paese”.