Antonio e Tina, papà e mamma di Francesco Pio Maimone, sentono ancora vivo il loro dolore. L’uccisione di Santo Romano ha riacceso in loro la sofferenza: la storia del ragazzo morto a Napoli è molto simile a quella del figlio dei due poveri genitori, ucciso un anno e mezzo fa sempre a Napoli e sempre per futili motivi. Il papà di Francesco Maimone, Antonio, ne parla a “Mattino 4”: “La nostra vita è cambiata il 19 marzo del 2023, alle 2 e mezza. Oggi sentiamo un’altra storia dal quartiere Barra, un 17enne che scende in strada e toglie la vita a un giovane”.



“Questi ragazzi che vengono dalla Barra (quartiere di Napoli, ndr) non vengono considerati?” si chiede Antonio. “Per Caivano si è mosso persino Mattarella, perché qui no? Le persone hanno paura anche di parlare, hanno il cancro in casa ma non parlano per paura. Tutte queste famiglie che oggi hanno dei figli, vivono con i ragazzi agli arresti domiciliari perché hanno paura di mandarli in strada. Questi ragazzi hanno perso la loro vita, la loro libertà: hanno paura del cancro in strada” spiega ancora il papà di Francesco, ucciso nel marzo 2024.



Francesco Pio Maimone, il papà: “C’è bisogno di un intervento concreto”

Secondo Antonio, papà di Francesco Pio Maimone, “c’è bisogno di un intervento concreto. Il minorenne che ha tolto la vita a Santo Romano, ha voluto emulare gli altri, imitare Valda (l’assassino di suo figlio, ndr), perché erano già amici. Oggi la Legge dà ragione a questi assassini: gli darà infermità mentale, non dandogli neanche gli arresti. Ma vi rendete conto del male che proviamo noi all’interno, noi che abbiamo perso i nostri figli?”. Francesco Pio Maimone fu ucciso perché si trovava, con la sua compagnia, vicino a quella del killer: per errore qualcuno sporcò le scarpe di Valda che sparò ad altezza uomo, colpendo il giovane.

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